Per arrivare a questa conclusione il team guidato dal professor Harry Klee ha conservato varietà di pomodoro tradizionali e moderne a 5 gradi centigradi per uno, tre o sette giorni. I prodotti sono stati poi trasferiti a 20 gradi centigradi per uno o tre giorni, per favorirne la maturazione.
Misurando i composti volatili associati al sapore i ricercatori hanno scoperto che questi risultavano ridotti del 65 per cento quando i pomodori erano stati conservati al freddo di un frigorifero per sette giorni. Significativamente, questi composti chiave non tornavano a un livello normale neppure dopo tre giorni di recupero a temperatura ambiente.
To get the best flavour, don't store #tomato in refrigerator and eat it within a week https://t.co/DzqrtorDWC #food #agriculture
— Debanjan (@meetdgr) 19 ottobre 2016
Infine, anche da un test di degustazione con 76 consumatori è emerso che questi ultimi, pur non informati preventivamente su quali fossero i pomodori tenuti in frigo per sette giorni, li hanno giudicati meno saporiti di quelli consumati il giorno dopo essere stati raccolti.