"Morire di caldo", non è solo un modo di dire:
a rischio il 74% della popolazione mondiale

Morire di caldo sta diventando realtà: "Entro il 2100 a rischio il 74% della popolazione mondiale"
Morire di caldo sta diventando realtà: "Entro il 2100 a rischio il 74% della popolazione mondiale"
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Martedì 27 Giugno 2017, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 15:25
'Morire di caldo' non è più solo un'espressione: oggi, infatti, il 30% della popolazione mondiale è esposto per almeno 20 giorni all'anno al caldo potenzialmente letale. La definizione è data da uno studio che individua le alte temperature e la forte umidità come i due elementi che combinati possono portare ad un caldo in grado di stroncare il fisico umano. Secondo le stime, gli scenari che si preannunciano per i prossimi anni e decenni sono a dir poco apocalittici.



Il riscaldamento globale non solo fa sì che aumentino i giorni di caldo potenzialmente letale, ma sta interessando anche fasce del pianeta sempre più vaste. La zona più a rischio, ovviamente, sono i Tropici, con particolare incidenza nell'Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico (per vari motivi, tra cui mancanza d'acqua e precipitazioni). Camilo Mora, dell'università delle Hawaii, ha diretto uno studio pubblicato su Nature, nella sezione dedicata al cambiamento climatico, mettendo in guardia il mondo per i prossimi anni.

Le emissioni di gas serra, invece di diminuire, tendono ad aumentare. Come riportano Meteo.it e Linkiesta, uesto potrebbe rendere ancora più forte e vasto il caldo letale nel nostro pianeta. Nella migliore delle ipotesi, ossia se dovessimo assistere ad una riduzione, nel 2100 'solo' il 45% dell'intera popolazione mondiale sarà a rischio di morte per il caldo; se, invece, la tendenza dovesse mantenersi costante negli anni a venire, come purtroppo sembra, la fascia aumenterà fino a coinvolgere il 74% della popolazione.



Le uniche zone risparmiate, in questo senso, saranno quelle più temperate. Ma questo potrebbe portare a nuove guerre e spostamenti di massa delle popolazioni dalle aree tropicali a quelle più miti, con risvolti difficilmente immaginabili e controllabili. Per fare un esempio sugli effetti mortali delle ondate di calore, basti pensare che a Roma e a New York, in media, ogni estate ci sono non più di cinque o sei giorni di caldo letale, ma con la tendenza attuale entro il 2100 potrebbero salire fino a quasi tre mesi.
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