Italia, paese senza opportunità per i giovani.
Restano solo i prof più anziani d'Europa

Italia, paese senza opportunità per i giovani. Restano solo i prof più anziani d'Europa
di Lorena Loiacono
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Venerdì 16 Settembre 2016, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 15:05
ROMA - Che l’Italia non fosse un paese per giovani, si era già detto. Ma ora si scopre che non è neanche un paese dove studiare. La bocciatura, che va a stroncare il sistema dell’istruzione italiana, arriva dall’ultimo rapporto “Education at a glance” dell’Ocse.

L’Italia, che dal 2008 al 2013 ha tagliato del 14% la spesa pubblica per l’istruzione, detiene il triste record di neet: un terzo dei giovani tra i 20 e i 24 anni non studia e non lavora. Sono aumentati del 10% dal 2005 al 2015. Anni difficili, certo, con l’occupazione scesa del 12%. Eppure negli stessi anni i coetanei greci, altrettanto in crisi e disoccupati, sono tornati ad iscriversi all’università. In Italia no.

Forse perché in Italia l’80% degli universitari non riceve sussidi per pagarsi gli studi e forse perché la laurea in Italia non garantisce, poi, un lavoro. Anche qui sotto la media Ocse, del 20%. Se i giovani fuggono dagli studi, restano solo gli anziani: i docenti italiani sono i più attempati tra i 35 Paesi dell’Ocse, 7 su 10 sono over50.
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