WASHINGTON - Hanno affrontato il plotone di esecuzione a occhi scoperti, cantando assieme brani ispirati alla fede cristiana, gli otto trafficanti di droga stranieri giustiziati la scorsa notte in Indonesia.
Lo hanno rivelato al quotidiano australiano 'The Age' alcuni pastori cristiani che hanno assistito all'esecuzione. Intanto tra Australia e Indonesuia sale la tensione. «Tutti hanno guardato di fronte a sé, come se tutti avessero accettato il loro destino», ha raccontato padre Charles Burrows, che ha offerto assistenza spirituale al brasiliano Rodrigo Gularte. Secondo testimoni, tutti i detenuti sono morti con un colpo al cuore, sparato dal plotone composto da 12 uomini.
L'ambasciatore australiano in Indonesia sarà richiamato «per consultazioni».
L'Australia non aveva mai preso tale misura quando un suo cittadino è stato messo a morte da un paese straniero, e non aveva mai ritirato un suo ambasciatore in Indonesia.