Incendio all'ospedale San Camillo: un morto
Evacuati due piani di un padiglione

Incendio all'ospedale San Camillo: un morto Evacuati due piani di un padiglione
di Mauro Evangelisti
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Domenica 1 Maggio 2016, 01:52 - Ultimo aggiornamento: 10:56

ROMA - Incendio nella notte all'ospedale San Camillo, un paziente di 65 anni è morto carbonizzato in circostanze ancora misteriose. Il rogo si è sviluppato in una stanza del reparto di Medicina, al secondo piano del padiglione Maroncelli. I vigili del fuoco hanno deciso di evacuare, per ragioni precauzionali, due piani della palazzina. Sono settanta i pazienti spostati in altre zone dell'ospedale, ma nel reparto del fuoco erano 16 i malati ricoverati.

Ciò che risulta inspiegabile è il fatto che, all'improvviso, le fiamme si siano alzate da sotto il letto: erano molto intense, tanto che hanno fuso gli infissi di alluminio. Il reparto era stato rinnovato e quindi era a norma e l'apparecchio dell'ossigeno era spento. Il reparto, inoltre, era chiuso dall'interno. 

La vittima, Gheorge Andoni di origine moldava, era in ospedale a causa dell'amputazione di un piede. Era nella stanza con un altro paziente che non risulta avere subito conseguenze perché è riuscito a scappare in tempo. «Ho visto le fiamme sotto al suo letto» ha raccontato il compagno di stanza della vittima che ha dato l'allarme. Un'infermiera e le guardie giurate sono accorse, ma non sono riusciti a salvare il paziente. 

 



Ancora da accertare le cause del rogo.  La tragedia è avvenuta una decina di minuti prima dell'una. Sta indagando la polizia scientifica, ma ciò che è certo è che all'interno della stanza non vi erano macchinari in funzione. «Una commissione di inchiesta indagherà su quanto avvenuto» spiega Alessio D'Amato, direttore della cabina della regia della sanità regionale, che questa mattina ha svolto un sopralluogo al San Camillo. Il reparto è sotto sequestro per l'indagine della polizia in corso.

In ospedale nella notte era accorso il direttore generale dell'ospedale San Camillo, Antonio D'Urso: «Impossibile capire in questo momento cosa abbia causato l'incendio. Sappiamo solo che c'era un altro paziente presente nella stanza: è incolume, è ancora degente in ospedale. I sistemi di segnalazioni dell'incendio hanno funzionato e anche il personale è stato rapido nel gestire l'emergenza. Tutti i pazienti stanno bene e la situazione è sotto controllo. Squadre tecniche, infermieri, direzione sanitaria sono all'opera. I malati di quel reparto sono stati accolti in altri reparti».

Un paziente. «Ho visto le fiamme sotto al suo letto». È quanto avrebbe raccontato il compagno di stanza dell'uomo morto nell'incendio.
Secondo quanto si è appreso, è stato lui a dare l'allarme. Un'infermiera e alcune guardie giurate sono accorsi per primi nella stanza, ma non sono riusciti a mettere in salvo il paziente, bloccato nel letto a causa dell'amputazione di un piede. 

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