Guerra Ucraina: la bella vita dei figli dei vip russi mentre i coetanei combattono. Il caso Sheba

Il rampollo del ministro della Difesa Shoigu fa la star sui social. Per gli eredi della nomenklatura privilegi e svaghi di lusso: gli altri giovani al fronte

Guerra Ucraina: la bella vita dei figli dei vip russi mentre mentre i coetanei combattono. Il caso Sheba
Guerra Ucraina: la bella vita dei figli dei vip russi mentre mentre i coetanei combattono. Il caso Sheba
3 Minuti di Lettura
Domenica 11 Giugno 2023, 10:04

Sul fronte ucraino del Donbass continuano a morire le giovani reclute delle Repubbliche periferiche russe più povere. E perciò che colpisce l’ultimo scoop della fondazione del dissidente russo Navalny, sulla vita spensierata e i lussi sfrenati del 22enne Danila Shebunov, in arte Sheba, la popstar che ha pubblicato l’ultima hit il giorno dell’invasione dell’Ucraina. Sheba è uno dei tanti “lei-non-sa-chi-sono-io”, rampolli delle élite moscovite e sanpietroburghesi, generati dal gotha del Cremlino che un giorno sì e uno anche lancia accuse di ipocrisia all’Occidente, ma che poi fa studiare i figli nelle più prestigiose università europee e americane, acquista yacht e ville a Londra, Parigi e nei luoghi più chic del Mediterraneo, e non si preoccupa neppure di farli vivere nell’ombra. 


IL PALCOSCENICO
I rampolli ostentano sui social: glamour social e sociale. Sheba, per dire, figlio di una ex assistente di volo con cui Shoigu (che nega) avrebbe notoriamente una relazione parallela con tre figli dagli anni 2000, riempie il profilo Instagram di foto in cui sfreccia al volante di una decappottabile nella luce del tramonto e invece di andare al fronte, si presenta alla Coppa del Mondo in Qatar. Eccolo in un altro selfie in cui dice: «Ho sentito che fa freddo a Mosca». Ma lui si trova beato su una spiaggia turca. «Ecco alcune foto calorose per voi!». Conta soddisfatto le 90mila visualizzazioni del suo primo video musicale, “Let me in”, fammi entrare, e si esibisce in acrobazie a sfondo sessuale. A 19 anni, secondo l’associazione anti-corruzione di Navalny, il figlio di Shoigu possedeva già due appartamenti di lusso a Mosca. C’è da sorprendersi allora se il capo dei mercenari Wagner, Prigozhin, prende di mira le élite & figli, e ne fa una campagna politica? 


MORALE E REALTÀ
Un’intera generazione è vissuta nella luce dei genitori, ma in Occidente. Vola su jet privati, compra appartamenti da urlo nei quartieri chic di Parigi o posh di Londra, scia in Austria o Svizzera e frequenta i college più esclusivi del Regno Unito. Jody Vittori, professore alla Georgetown University, parla alla Cnn di ritorno alla “cleptocrazia”. Il governo dei ladri. Nel 2016, una proposta di legge che vietava di mandare i figli dei funzionari russi in università straniere è stata bocciata.

Elizaveta Peskova, la 24enne figlia del secondo matrimonio del portavoce di Putin, Peskov, candidamente ha dichiarato che il sistema educativo russo è «un inferno», molto meglio in Occidente.

E ha partorito un post su Instagram rilanciando la formula pacifista: «No to war».

Ma si capisce, lei è cresciuta in una scuola costosissima di Parigi, ha fatto l’internship in una grande casa di moda francese e perfino, a quanto parte, al Parlamento Europeo. Con la madre ha comprato in una delle più belle strade di Parigi, l’Avenue Victor Hugo, 180 metri quadrati da 2 milioni di euro. Ovviamente, si è scagliata contro le sanzioni di cui è vittima. Lo stesso vale per Polina Kovaleva, figlia 21enne del ministro degli Esteri, Lavrov, proprietaria di un meraviglioso appartamento a Londra, a un tiro di schioppo dalla sua ex Università, l’Imperial College. L’altra e meno giovane figlia di Lavrov, Ekaterina Vinokurova, 39 anni, si è formata alla Columbia University, a New York, dove ha vissuto per 17 anni. Forse in un sussulto di vergogna, o paura, Nikolay figlio di Peskov, dopo le polemiche sui rampolli renitenti, si è arruolato nei mercenari Wagner.

Per Prigozhin resta uno «str....o» noto per le sue scorribande festaiole. Ma come soldato, dice, «non era male». Lui è la foglia di fico dell’establishment. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA