La Procura della Repubblica di Foggia, sulla base delle prove raccolte dagli investigatori, ha chiesto al Tribunale l'applicazione di misure su una serie di beni posseduti dagli indagati e individuati come in loro possesso o nella loro disponibilità immediata. Il gip del Tribunale di Foggia, valutato anche il concreto pericolo che gli stessi beni potessero essere venduti a terzi, ha disposto il sequestro preventivo. Il valore complessivo del patrimonio è di circa 2,5 milioni di euro. Accertata la totale sproporzione tra i beni accumulati ed i redditi dichiarati, questi ultimi di importi tali da non essere sufficienti neppure a soddisfare le primarie esigenze di vita.
La Procura, sulla base delle prove raccolte dagli investigatori, ha chiesto al Tribunale l'applicazione di misure su una serie di beni posseduti dagli indagati e individuati come in loro possesso o nella loro disponibilità immediata. Il gip, valutato anche il concreto pericolo che gli stessi beni potessero essere venduti a terzi, ha disposto il sequestro preventivo. Il valore complessivo del patrimonio è di circa 2,5 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro, su istanza di alcuni indagati, è stato sottoposto al vaglio del Tribunale del Riesame che ha confermato la validità delle fonti di prova acquisite e la misura adottata dal gip.
Lo scorso 26 settembre l'Autorità giudiziaria inquirente ha emesso, nei confronti di gran parte degli indagati, un avviso di conclusione delle indagini preliminari, che precede la richiesta di rinvio a giudizio.
L'intero patrimonio, in attesa dell'udienza camerale, sarà gestito da un amministratore giudiziario e, in caso di successiva confisca, potrà essere impiegato per fini sociali.