Secondo la corte, la violazione dell’obbligo di fedeltà, desumibile da alcuni sms amorosi pervenuti sul cellulare del marito, giustifica l’addebito quando si pone come causa della crisi coniugale. "Quando il giudice, nella causa di separazione o divorzio, decide se attribuire o meno l’addebito a uno dei due coniugi (ossia la responsabilità per la fine del matrimonio) è chiamato - spiegano gli esperti del portale laleggepertutti.it - a verificare chi dei due abbia colpa per la sopravvenuta intollerabilità della convivenza.
E sicuramente un sms 'equivoco' può decretare la fine di quella fiducia che deve esserci tra marito e moglie. Dunque, non è tanto il rapporto fisico a giustificare la richiesta di addebito, ma il semplice fatto che la convivenza sia venuta meno all’esito della scoperta del messaggio hot".