Non soddisfatto da quanto stabilito dai giudici di Firenze, il nomade ha presentato ricorso in Cassazione che, ritenendolo un reclamo, l'ha trasmesso nuovamente nel capoluogo toscano dove dovrà essere discusso. «Apprendere che il killer nomade che nel 2000 ha ucciso la fidanzata e sua madre e rapito una bimba di due mesi in provincia di Vicenza ha ottenuto uno sconto di pena ci fa accapponare la pelle». Così Erika Stefani, vicepresidente dei senatori leghisti e capogruppo in commissione giustizia. «È inaccettabile che le sciagurate politiche sulla giustizia del Pd abbiano prodotto mostruose storture giudiziarie - aggiunge -.
Sapere che un ladro e assassino ha diritto oltre che a uno sconto di pena anche a un risarcimento danni perché secondo l'Unione Europea le celle sono troppo piccole ci fa capire di vivere in un Paese dove si tutelano unicamente i delinquenti». Per Stefani, «lo Stato deve tutelare unicamente le vittime. Per quanto ci riguarda il nomade Thomas Moretti dovrebbe passare in carcere il resto dei suoi giorni».