«Il caffè - ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe - resta una delle espressioni del buon vivere italiano e un patrimonio che il nostro settore deve continuare a preservare. La caffetteria è infatti ancora una volta il prodotto di punta del bar italiano e costituisce circa un terzo del relativo volume d'affari.
Si tratta di un bene dal consumo estremamente ampio su tutto il territorio italiano, ma che ha bisogno di un rilancio in termini di qualità, sia del prodotto stesso che del servizi». A Trieste Fipe, Associazione italiana caffè (Ica) e Camera di commercio di Trieste stanno collaborando al fine di trovare delle clausole e delle formule che definiscano in modo chiaro e trasparente i diritti e i doveri delle parti, per rendere il contratto di vendita sostenibile per tutte le componenti della filiera del caffè. Il prezzo al pubblico nelle principali città italiane va da 99 centesimi a Milano, 1,02 euro a Venezia, 1,04 euro a Torino, un euro a Genova, 1,08 euro a Bologna, 1,01 euro a Firenze, 86 cent a Roma e a Napoli, 0,75 euro a Bari e 0,92 euro a Palermo.