Dopo un primo trasferimento della dottoressa, l'uomo avrebbe continuato a perseguitarla con le stesse modalità e in una occasione, recatosi sul suo nuovo posto di lavoro, avrebbe abusato di lei costringendola a subire atti sessuali.
Lo stalking sarebbe proseguito anche dopo il secondo trasferimento della dottoressa in un'altra provincia, arrivando a minacciare anche il marito e inviando telefonicamente, sempre durante le ore notturne, tracce audio contenenti suoni simili a quelli realizzati dal grilletto di una pistola o riproducenti scatti metallici o il rumore di una sparatoria con mitragliatrice. Dopo l'ultima minaccia di morte, il 5 novembre, la Procura ha chiesto l'arresto in carcere, disposto in pochi giorni dal gip ed eseguito dai Carabinieri.