Bambina di 5 anni chiusa in un armadio per mesi morta di stenti. Arrestati mamma, fidanzato e nonna: «La volevo fuori dalla mia vita»

La piccola è stata trovata «gravemente malnutrita» dalla polizia intervenuta nella casa degli orrori ed è morta poco dopo in ospedale

Bambina di 5 anni chiusa in un armadio per mesi morta di stenti. Arrestati mamma, fidanzato e nonna: «La volevo fuori dalla mia vita»
Bambina di 5 anni chiusa in un armadio per mesi morta di stenti. Arrestati mamma, fidanzato e nonna: «La volevo fuori dalla mia vita»
di Redazione web
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Lunedì 15 Aprile 2024, 16:09

Una bambina di cinque anni ha vissuto per mesi chiusa in un armadio, i capelli e il corpo ricoperti di pidocchi e tracce di feci sugli abiti e sui piedi. Una scena agghiacciante quella davanti alal quale si sono trovati gli uomini della polizia che sono arrivati nella roulotte degli orori in cui erano stati mandati in seguito a una segnalazione per la piccola Kinsleigh Welty. La bambina è stata trovata «gravemente malnutrita», «magra» e «con gli occhi  infossati», uno stato di incuria talmente grave da non lasciarle scampo: Kinsleigh è morta dopo il ricovero in ospedale a Indianapolis.

Per la morte orribile di Kinsleigh Welty sono stati arrestati sua mamma, Toni McClure, 29 anni, il suo compagno, Ryan Smith, 27 anni, e la nonna materna, Tammy Halsey, 53 anni.

Cosa è successo

Il 21 marzo, le autorità sono intervenute dopo una chiamata disperata da parte della mamma di Kinsleigh, segnalando che sua figlia aveva smesso di rispondere e mostrava segni preoccupanti. Portata d'urgenza al Riley Hospital for Children, la bambina è stata dichiarata morta poco dopo il suo arrivo. Secondo il rapporto dell'ospedale, pesava solo 21 libbre (circa 9,5 kg), meno di quanto non pesasse a due anni e mezzo. L'autopsia ha confermato che la malnutrizione e l'abbandono sono state le cause principali della morte di Kinsleigh.

L'orrore

Gli investigatori hanno scoperto dettagli agghiaccianti sulla vita di Kinsleigh, tra cui il fatto che fosse stata confinata in un armadio per mesi.

All'interno, sono state trovate poche tracce di cibo, bottiglie vuote e un panino secco, segno di una nutrizione gravemente insufficiente e inadeguata. La madre ha tentato di attribuire la colpa agli abusi subiti dal padre di Kinsleigh, ma ha successivamente ammesso di aver riconosciuto la gravità del trattamento inflitto alla figlia, confessando di aver desiderato che la bambina «uscisse dalla sua vita».  Le indagini hanno inoltre rivelato che altri bambini presenti in casa erano a conoscenza delle condizioni di vita insostenibili a cui era sottoposta la sorella. Interrogato dagli agenti, Smith, il fidanzato della mamma, ha ammesso che lui e la compagna avevano chiuso la bambina nell'armadio bloccato da una grande cassettiera nel novembre 2023, e che da allora ne era uscita al massimo in dieci occasioni.

Il precedente

Quella di Kinsleigh è una tragedia annunciata. Già nel 2018, la polizia aveva trovato condizioni di vita disastrose in casa di Toni McClure, con una neonata di tre settimane - età compatibile con Kinsleigh all'epoca - che insieme ad altri bambini viveva tra escrementi, spazzatura e avanzi di cibo in ogni angolo della casa. Nonostante un breve periodo di carcere per McClure, le misure adottate non hanno impedito il ripetersi della storia, e il suo tragico epilogo. 

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