Arrestato il "molestatore mascherato"
Tenta stupri con maschera di Scream

Arrestato il "molestatore mascherato" Tenta stupri con maschera di Scream
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Martedì 15 Novembre 2016, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 16:44
FIRENZE - È terminata con gli arresti domiciliari la breve storia del 'molestatore in maschera' del Valdarno fiorentino, un giovane 30enne di Figline, incensurato, disoccupato, autore di due tentate violenze sessuali. Vittime del molestatore sessuale due giovani donne valdarnesi, che per loro sfortuna, in momenti diversi della giornata del 31 ottobre scorso, si erano imbattute nel 30enne mentre stavano facendo jogging lungo via Argini dell'Arno.

La loro tranquilla corsa per alcuni momenti si è trasformata in un set cinematografico dell'horror, stile Halloween, quando si sono viste parare davanti un giovane, sbucato all'improvviso da alcuni cespugli lungo il percorso, travisato con la celebre maschera del serial killer protagonista del film «Scream», con in pugno un revolver (che poi si è scoperto essere solo una pistola scacciacani).

La prima vittima, una donna spagnola, 43 anni, sorpresa ed afferrata alle spalle dal giovane che aveva già i pantaloni abbassati, è riuscita però a reagire e divincolarsi, mordendo la mano del violentatore e dandogli una gomitata ed un calcio al busto. La donna gli ha strappato la maschera ed è riuscita a vederlo bene in volto. L'assalitore, quindi, sorpreso dalla reazione e vistosi scoperto, è fuggito con una bicicletta di colore rosso, mentre la donna, ancora in stato di shock e ferita ad un labbro (lesione per cui veniva poi refertata presso il pronto soccorso dell'ospedale Serristori con una prognosi di 3 giorni), ha chiamato il numero di emergenza 112 ed ha attivato le ricerche dei militari della compagnia di Figline Valdarno.

Nel frattempo, il giovane, non pago del tentativo non andato a buon fine, si è appostato nuovamente sulla medesima strada, a circa 1 km di distanza, assalendo una ragazza di 23 anni, contro cui ha esploso anche alcuni colpi con la pistola scacciacani, ovviamente inoffensivi, intimandole di spogliarsi. La ragazza, in preda alla paura, è fuggita allertando i carabinieri, che già si trovavano nei paraggi ed erano intenti nelle ricerche del malvivente. Poco dopo una pattuglia del nucleo operativo, mentre stava pattugliando la zona, ha notato un giovane camminare tranquillamente sull'argine del fiume. Accostatisi al giovane, senza destare sospetti, i militari hanno cominciato a dialogare con lui per capire se potesse essere il ricercato, non vedendo maschera, arma o bicicletta.

Il suo atteggiamento nervoso e schivo, però, ha insospettito i carabinieri, che a quel punto gli hanno chiesto di vedere il contenuto della propria borsa, dove hanno notato subito la presenza della pistola scacciacani. Improvvisamente il giovane, vistosi scoperto, ha gettato la maschera nei cespugli e si è dato alla fuga per i campi circostanti, facendo perdere le proprie tracce. Il giovane, però, ha commesso un errore fatale: all'atto del controllo aveva dato il proprio vero nominativo, per cui i militari sono riusciti a procurarsi la sua foto ed a mostrarla alla donna spagnola, la quale lo ha riconosciuto senza ombra di dubbio.

Purtroppo, solo in tarda serata i carabinieri sono riusciti a rintracciare il giovane presso la propria abitazione, dove hanno trovato anche la bicicletta rossa usata nella prima fuga della mattina, dovendosi limitare alla sua identificazione e denuncia in stato di libertà, stante la passata flagranza del reato.

Un mero rinvio dell'inevitabile, visto che la Procura della Repubblica di Firenze, concordando con la versione dei fatti fornita dai carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal gip del tribunale l'emissione di un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per tentata violenza sessuale a carico del giovane figlinese, eseguita oggi dai militari della compagnia di Figline Valdarno.

Dalle indagini effettuate a seguito dei due episodi è emerso, inoltre, che il giovane 30enne non era nuovo a questo tipo di comportamenti, in quanto, già il 3 settembre scorso aveva tentato di molestare una giovane albanese, sempre nella stessa zona, sbucando da un cespuglio con i pantaloni abbassati ma a volto scoperto. Anche in quella circostanza, fortunatamente, la ragazza, pur spaventata e scioccata, è riuscita a scappare. 
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