San Benedetto, davanti al Comune
uno striscione: «Giustizia per Sarchiè»

Jennifer Sarchiè e Ave Palestini rispettivamente figlia e moglie del commerciante di pesce ucciso
Jennifer Sarchiè e Ave Palestini rispettivamente figlia e moglie del commerciante di pesce ucciso
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Mercoledì 22 Marzo 2017, 07:05
SAN BENEDETTO - Uno striscione invocante «Giustizia per Pietro Sarchiè» è comparso, nella notte tra lunedì e martedì, sulla facciata del palazzo comunale di San Benedetto. Il tutto in vista dell’udienza per il processo d’appello, mercoledì in Corte d’Assise, a carico di Giuseppe e Salvatore Farina, padre e figlio, originari di Catania, ritenuti colpevoli dell’omicidio del venditore ambulante di pesce di San Benedetto del Tronto ucciso a colpi di pistola il 18 giugno del 2014. In primo grado padre e figlio sono stati condannati all’ergastolo dalla corte d’Assise di Macerata. Il cadavere di Sarchié fu dato alle fiamme e ritrovato il 5 luglio in un terreno della Valle dei Grilli, occultato sotto un materasso. Secondo l’accusa, l’omicidio sarebbe maturato in un contesto di rivalità di lavoro con i Farina che volevano subentrare a Sarchiè nella vendita di pesce nel territorio. Di fronte a quello striscione, ieri, si sono ritrovate Jennifer Sarchiè e Ave Palestini, rispettivamente figlia e moglie del commerciante assassinato. «Abbiamo fiducia – spiega Jennifer – che la sentenza venga riconfermata o che addirittura la pena venga inasprita visto che la Procura di Macerata ha anche fatto un ricorso. Io ci credo molto perché il loro lavoro è stato talmente particolareggiato che è impossibile che possano arrivare alleggerimenti di pena». I due sono difesi da due avvocati sambenedettesi, Francesco Voltattorni e Felice Franchi che si sono rivolti in appello per ridurre la pena di Giuseppe Farina e per chiedere l’assoluzione del figlio Salvatore. «Finora è stata fatta giustizia – spiega la figlia del commerciante – e se continuerà così la sentenza non può che essere confermata. Ma al di là della pena per noi resta l’incubo del dolore che viviamo giorno dopo giorno dal giorno della morte di mio padre. Nessuno potrà mai fare in modo di riuscire». Chiede giustizia ed ergastolo per i due Farina anche la moglie di Sarchiè, Ave Palestini ed entrambe, madre e figlia, hanno apprezzato la comparsa di quello striscione di fronte alla facciata del Comune: «Sta a significare che San Benedetto vuole giustizia – spiegano –. Si tratta di sambenedettesi che conoscono la nostra famiglia e mio padre e che chiedono che venga fatta giustizia per lui». 
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