San Benedetto, Roberto Di Lorenzo
Da senzatetto ad eroe del mare

Roberto Di Lorenzo davanti la sua roulotte
Roberto Di Lorenzo davanti la sua roulotte
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Mercoledì 17 Agosto 2016, 09:15

SAN BENEDETTO Era una storia come tante. O meglio, era una delle tante storie. Una di quelle che parlano di emergenza sociale e di nuove povertà. Una delle storie di quelle raccontate dai giornali con l’ex benestante che si ritrova in mezzo a una strada e che, in questo caso, finisce a vivere dentro una roulotte. 
Poi una donna rischia di annegare e quella che era una delle tante storie diventa storia a sé. Quella di Roberto Di Lorenzo, ex macellaio sambenedettese di 59 anni, che da tre vive in una roulotte al porto di San Benedetto. 
La sua era però una storia destinata diventare una storia tra le storie. Domenica all’ora di pranzo Roberto, che vive in una roulotte perché è rimasto senza soldi e senza casa, ha salvato la vita ad una donna di 47 anni che stava annegando. 
Ora è in rianimazione, mantenuta in stato di coma farmacologico per valutare se la temporanea assenza di ossigeno abbia provocato danni, ma sopravvivrà. «Oggi pomeriggio torno in ospedale – ci diceva ieri mattina – per vedere se ci sono miglioramenti». 
Ma per capire come mai Roberto si trovasse lì, nella spiaggia a Nord del porto, e proprio in quel momento, occorre tornare indietro di qualche anno. Tre, per l’esattezza, nell’istante in cui l’ex macellaio, che dopo la morte del padre aveva dovuto vendere l’attività di famiglia, si è ritrovato senza lavoro. «Facevo il cameriere – spiega – aveva una casa e andavo a lavorare ogni mattina. Poi è arrivata la crisi e il ristorante, a malincuore, ha dovuto tagliare il personale. Io ero uno degli ultimi arrivati e sono stato uno dei primi a saltare». 
Nessun rancore, nessuna voglia di rivalsa.
Ma le buone intenzioni non bastano a riempire lo stomaco e Di Lorenzo ha dovuto adattarsi ad una nuova vita. 
«Ho perso la casa. Su internet ho trovato una roulotte a 100 euro». 
Di Lorenzo ha pagato quelle 100 euro, ne ha spese altre 60 di carro attrezzi, e ha fatto portare la casa ambulante in una delle traversine di via Pigafetta, dietro il muro Nord del porto peschereccio. 
«All’inizio – spiega – c’ero solo io. Avevo paura perché non sapevo a cosa andavo incontro. Non sapevo neppure se il giorno dopo sarebbe venuto qualcuno per mandarmi via». Ma a fargli del male non venne nessuno.
I mesi passano e nulla si muove. Roberto Di Lorenzo è sempre lì. 
Ed era lì anche domenica quando si è reso conto che quella donna, in acqua con il nipotino di dieci anni, era in difficoltà. «Pensavo che stessero giocando – spiega – ma poi mi sono reso conto che il bambino aveva un’espressione terrorizzata, vedevo la donna annaspare, e mi sono lanciato». L’ha raggiunta e trasportata a riva.

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