SAN BENEDETTO - È davvero il professore più severo d’Italia Giulio Palomba, docente associato di Micro economia all’Università Politecnica delle Marche facoltà di Economia “Giorgio Fuà”? È davvero uno dei professori più temuti, i cui esami verrebbero provati dagli studenti fino allo sfinimento, con ripetute bocciature? Che, in più avrebbe anche atteggiamenti ritenuti da qualche studente irridenti? Sarà il Senato Accademico dell’ateneo, convocato per martedì, a dare una risposta. L’interessato, al momento, sceglie la strada del silenzio. Palomba, residente ad Altidona nel Fermano, infatti preferisce non rispondere alle domande delegando la moglie a rispondere al telefono cellulare. Trapela solo un forte dispiacere per quanto sta avvenendo.
L’ex studente
Non resta che cercare altre fonti.
Il 7 giugno 37 gli iscritti all’esame: 7 promossi, 15 ritirati, 13 insufficienti, 2 bocciati. Il 5 aprile da registrare una lode, e un indice di promossi di 7 su 13. il 15 febbraio 2022 il cappotto di 8 presenti e 0 promossi, con 2 ritirati, 5 insufficienti e 1 bocciato.
Altra fonte, la voce degli studenti. Afferma Andrea Faragalli che si è laureato con Palomba nel 2013: «Posso dire di essere stato fortunato ad aver avuto lui come docente. È riuscito sin da subito a trasmettere tutta la sua passione per il lavoro che svolge. Il professore è molto competente e chiaro nelle spiegazioni nonché giusto nelle valutazioni. Stimola il senso critico e la risoluzione di problemi attraverso la logica e non solo la semplice memoria. L’università tutta deve pretendere un livello di preparazione elevato, come giustamente esige il professor Palomba».
Il sondaggio
La trasparenza comunque non difetta nella didattica di Palomba che riporta, sulla sua pagina sul sito di ateneo, con percentuali e medie il grado di soddisfazione dei propri studenti. Questionari che prendono in esame un segmento temporale che va dal 2008 al 2022 dove viene chiesto se gli orari delle lezioni sono rispettati e ben 462 studenti confermano, contro i soli 4 alunni che affermano di no.
Così alla domanda se il docente riesce a interessare e stimolare l’attenzione degli studenti ben 410 confermano contro 7, mentre 362 sostengono che la lezione è chiara e completa e solo 7 negano, altri 229 affermano che le attività integrative proposte dal professore sono utili contro uno sparuto 13 che non condivide, ma il dato più significativo è sulla reperibilità del docente e il rapporto con gli alunni dove 523 confermano la disponibilità del professore contro 3 che non sono della stessa idea. Infine, sono stati oltre 80 gli studenti che hanno scelto di laurearsi con lui nella veste di relatore.