San Benedetto, manda all'ospedale
un compagno di classe a otto anni

Il disagio scolastico cresce nelle scuole
Il disagio scolastico cresce nelle scuole
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Venerdì 6 Maggio 2016, 05:25
SAN BENEDETTO - Lui a otto anni ha picchiato un compagno di classe fino a spedirlo al pronto soccorso; lei, in prima media, è finita deliberatamente in coma etilico «per vedere l’effetto che fa»; loro, i genitori, sono convinti che «si tratta di ragazzi, smetteranno prima o poi di “farsi le canne”». Storie di ordinaria follia che accadono sui banchi di scuola. Delle nostre scuole, delle scuole di una realtà di provincia dove «la violenza sessuale sui minori risulta tra le più basse» dicono dall’Unità multisciplinare dell’Età evolutiva dell’Area Vasta e dall’Unità minori della questura». Meno male, ma le patologie che colpiscono gli studenti sul territorio sono aumentate in maniera impressionante. In attesa che l’Asur Marche crei una rete clinica regionale, il dottor Maurizio Pincherle, neuropsichiatra di fama nazionale, parla di 4-5 bambini per ogni classe da 25 che soffrono di un disturbo.
«Il disagio scolastico - spiega - è aumentato dieci volte in 15 anni. Una volta la consulenza del neuropsichiatra infantile era richiesta ogni due mesi, oggi una alla settimana».
A San Benedetto sono circa 500 i casi trattati l’anno e solo un 10% arriva fino alla cura. Comunque quasi due al giorno di media. La punta di un iceberg affrontata anche nel workshop “Emergenza comportamentale a scuola” nell’ambito dell’ “Helios festival”. La maggior parte dei bambini terribili ha disturbi del comportamento: sono iperattivi in forma patologica, sfidano l’insegnante, sono piccoli teppisti - in aumento le ragazzine - o sanno di poter fare ogni cosa perché non imputabili. Quelli che arrivano alla polizia sono pochissimi. Ma in aumento, anche qui. 
«La maggior parte - dicono dalla questura - viene seguito dai servizi sociali o, se ci sono indagini in corso, dalla specifica sezione della squadra mobile. Da noi arrivano soprattutto casi come ragazzini che vivono situazioni violente e vogliono scappare di casa o sono già scappati o sono picchiati dei genitori. Sono circa 15 casi l’anno, un paio a mese dall’inizio del 2016. Circa il bullismo poi ci sono arrivate anche segnalazioni tramite il numero verde nazionale Sos bullismo per email: abbiamo verificato e siamo intervenuti». E se spesso la disgregazione della famiglia e la mancanza di punti di riferimento «aumenta sicuramente il disagio - chiude Pincherle - è fondamentale intervenire subito. I ragazzi guariscono se presi in tempo».
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