Grottammare, giù i costi della politica
I piccoli Comuni pensano alla fusione

I promotori della fusione tra i Comuni della costa
I promotori della fusione tra i Comuni della costa
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Sabato 23 Gennaio 2016, 18:03
GROTTAMMARE - Il comitato Città Grande ospite al Comune di Grottammare per discutere di fusione dei Comuni Piceni. Presenti il sindaco Enrico Piergallini e i rappresentanti del comitato, tra i quali il sindaco di Massignano Massimo Romani. Ed è proprio lui a spiegare i vantaggi di una eventuale fusione dei Comuni in un unico Comune di 100 mila abitanti: "Una fusione amministrativa e politica porterebbe dei vantaggi per tutto il territorio come l’ottimizzazione delle risorse, tagli alla politica, abbattimento dei costi del personale, migliorare l’acquisto dei beni e dei servizi, grandi vantaggi anche per il turismoö. A questa convinzione il giovane e determinato sindaco ci è arrivato con la sua breve esperienza politica maturata nel piccolo Comune di Massignano che ha circa 1.500 abitanti".  Secondo il Comitato si risparmierebbero il 67,60% per i costi della politica: 25 consiglieri anziché 137; 7 assessori anziché 45 e infine, naturalmente, un sindaco. E chi ha paura che dalla fusione si possano perdere le proprie radici, il comitato garantisce che la fusione è soltanto amministrativa-politica e non identitaria. 
Infine, è di pochi giorni fa la proposta di legge n. 3420 del deputato Lodolini sulle fusioni forzate per i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti entro i 24 mesi.
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