ASCOLI Sono indagati per bancarotta fraudolenta l’amministratore unico e la persona a cui era affidata l’esercizio di impresa dell’azienda Ital Market, dichiarata fallita in estensione con il fallimento della Saco Spa. Per la Procura di Ascoli i due avrebbero distratto fondi, tra il 2016 e il 2019, per circa 735mila euro. Per la Procura di Ascoli che ha condotto le indagini i due, in accordo tra loro, non avrebbero impedito il pagamento, nel corso degli anni, di somme destinate alla Saco. Per gli inquirenti non sussisteva nessuna ragione economica-finanziaria per procedere in tal senso tanto più che si sarebbe dovuta sapere la inesigibilità del credito.
I pagamenti
Inoltre, l’amministratore unico, sempre secondo quanto sostenuto dal pubblico ministero Saramaria Cuccodrillo che ha richiesto il rinvio a giudizio per entrambi, tra il 2016 e il 2020 avrebbe effettuato pagamenti preferenziali nei confronti di un creditore non assolvendo dunque il principio di par condicio tra creditori.
La somma che viene contestata ammonterebbe a circa un milione e mezzo di euro che sarebbe stata saldata con la cessione di crediti che la Ital Market vantava nei confronti di un’altra impresa affittuaria. Per questi motivi, per i due indagati, la Procura di Ascoli ha richiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare era stata fissata per ieri mattina ma il gup di Ascoli ha dovuto rinviare il procedimento al prossimo 11 giugno a causa dell’omessa notifica di alcuni atti ad uno dei due indagati. Era il 27 novembre del 2019 quando il giudice del tribunale dichiarò fallita la Saco Spa e nominò curatori fallimentari i commercialisti Mario Volpi, Filippo Di Leonardo e Giovanni Silvestri. Contestualmente, per estensione venne dichiarata fallita anche la Ital Market e, eseguito di ciò, l’amministratore unico e e la persona a cui era affidata l’esercizio di impresa sono stati iscritti sul registro degli indagati dovendo rispondere, a vario titolo, dei reati di bancarotta fraudolenta e di bancarotta preferenziale.