Il traffico dei pendolari accende il contagio Covid: boom di positivi e focolai in Riviera

San Benedetto, il traffico dei pendolari accende il contagio Covid: boom di positivi e focolai in Riviera
San Benedetto, il traffico dei pendolari accende il contagio Covid: boom di positivi e focolai in Riviera
di Nino Orrea
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Febbraio 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 08:41

SAN BENEDETTO - Impennata di contagi Covid-19 nel PIceno. Nella giornata di ieri si sono registrati 105 positivi al Coronavirus rispetto ai 90 del giorno precedente. Un numero che inizia a preoccupare le autorità sanitarie dell’Area Vasta 5, anche perchè il 65% dei nuovi positivi sono concentrati a Porto d’Ascoli, dove si registra un focolaio, mentre tra Cupra e Grottammare si è evidenziato un cluster. Una concentrazione di casi sulla costa che secondo i dirigenti dell’Area Vasta 5 ha una motivazione semplice: quella di persone che giornalmente attraversano il fiume Tronto per recarsi a lavorare in Abruzzo, dove il contagio è, ormai, preoccupante e dove si sono registrati diversi casi di variante inglese.

Una ulteriore prova dell’impennata di nuovi contagi è data, del resto, dalla richiesta sempre più crescente di tamponi fatta dai medici di Medicina generale proprio sul litorale.

Dai dati in possesso delle autorità sanitarie dell’Area Vasta 5 non si evidenziano, al momento, nuovi casi risalenti a qualcuna delle varianti in circolazione, tranne quella di Grottammare, ma questo non significa che nel Piceno non esistano. Il fatto è che queste varianti vanno trovate e individuate attraverso il sequenziamento dei tamponi che avviene ad Ancona e, pertanto, come fanno notare in Area Vasta 5 è che se non si cercano è difficile individuarle. Il sospetto, vista anche la vicinanza con l’Abruzzo e delle numerose persone che si spostano in quella regione per motivi di lavoro è che la variante inglese sia presente anche nel nostro territorio. Non si spiega del resto, fanno notare alcuni operatori sanitari, l’impennata di contagi nel Piceno e, soprattutto, lungo la costa. Una situazione, comunque, che desta più di una preoccupazione tra il personale sanitario della nostra Area Vasta perchè secondo alcuni, il momento della verità avverrà solo tra una decina di giorni quando si vedranno gli effetti del Carnevale e della festa di S. Valentino. Quello sarà la cartina di tornasole per capire se il nostro territorio si trova nel pieno della terza ondata. Un discorso che porta, inevitabilmente a fare i conti con il numero dei posti letto a disposizione nelle due strutture ospedaliere dell’Area Vasta 5, il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di S. Benedetto. Ad oggi, la situazione su questo fronte, come fanno rilevare all’Area Vasta 5 è abbastanza tranquilla, nel senso che dei quasi 90 posti letto a disposizione dei pazienti Covid-19, ne risultano occupati 65. Un numero che è il risultato della somma dei 13 posti letto di degenza ordinaria presso il Mazzoni di Ascoli, dei sette posti letto occupati in terapia intensiva al nosocomio della costa, degli undici posti letto occupati da pazienti in terapia semintensiva, sempre a S. Benedetto e dei 34 posti letto occupati da pazienti in degenza ordinaria Covid-19 al Madonna del Soccorso. Tutti gli occhi sono, come è comprensibile, rivolti al futuro, perchè la preoccupazione delle autorità sanitarie dell’Area Vasta 5 è quella di non precipitare in una situazione come quella di novembre e dicembre, quando quei pochi posti letto disponibili erano contesi da tutte le Aree Vaste della nostra regione. Il momento della verità è, comunque, vicino, perchèbasterà aspettare solo una decina di giorni per vedere l’evolversi della situazione con il personale sanitario che in queste ore sta facendo i debiti scongiuri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA