ASCOLI - Un’altra vittima del Coronavirus nel Piceno. E’ morto all’ospedale Murri di Fermo dove era stato ricoverato Annibale Scarpetti di 85 anni, residente ad Appignano del Tronto.
Ricoverato in terapia intensiva al Murri aveva contratto il Coronavirus due settimane fa nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Mazzoni di Ascoli. E, mentre il Piceno conta un’altra vittima, il Pronto Soccorso del nosocomio del capoluogo è alle prese con i malati di Covid-19 che con il passare dei giorni continuano ad aumentare.
Nella giornata di ieri erano ben nove i pazienti Covid che si trovavano nel reparto della Medicina d’Urgenza del Pronto Soccorso del Mazzoni.
L’emergenza posti letto
Persone ospitate alla Murg perchè il personale del Pronto Soccorso ancora non è riuscito a trovare una sistemazione negli altri ospedali della regione. Uno di questi pazienti, nella giornata di ieri, è stato trasferito nel reparto di Pneumologia-Covid, grazie alle dimissioni di un malato. Una situazione che sta mettendo a dura prova i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso del Mazzoni, ormai allo stremo delle forze. A questo riguardo, un medico del nosocomio di Ascoli, ha definito la «situazione drammatica e se non ci sarà una inversione di tendenza tutto potrebbe precipitare nel giro di pochi giorni».
I rinforzi
Tutti aspettano il primo novembre quando dovrebbero entrare forze fresche in Area Vasta 5, una condizione indispensabile per poter aumentare il numero dei posti letto nella palazzina che ospita il reparto di Pneumologia-Covid. Attualmente i posti letto a disposizione sono tra i dieci e i dodici e si spera che con l’immissione in organico di altro personale di poterli portare a venti posti letto. Un numero che stando così le cose verrebbe saturato nel giro di pochi giorni, ma che farebbe tirare il fiato al personale sanitario del Pronto Soccorso e della Pneumologia-Covid. E il Covid-19 non risparmia nemmeno il personale sanitario. Notizia di ieri, un primario dell’Area Vasta 5 è risultato positivo al Coronavirus ed è stato immediatamente posto in isolamento. Intanto, nelle giornata di ieri è stata chiusa l’Agenzia delle Entrate per la sanificazione degli ambienti causa Covid. Iniziano ad esserci contagi anche nelle classi delle scuole dell’infanzia: alunni messi in quarantena. Ad Arquata, Petrucci ha chiuso tutte le scuole. E, mentre il personale sanitario è alle prese con i pazienti affetti da Coronavirus e cerca di districarsi tra mille difficoltà, il Nusind, il sindacato che raggruppa il personale infermieristico, scende in campo con un ricorso al Tar Marche contro la delibera della giunta regionale dello scorso mese di luglio, che invitava il personale sanitario alla vaccinazione antinfluenzale.
Il ricorso al Tar
«Nella delibera della Regione - si legge in una nota del Nursind - si stabilisce l’obbligatorietà della vaccinazione per i professionisti sanitari e socio-sanitari, quando l’obbligatorietà di una vaccinazione è materia legislativa nazionale. Inoltre, nella delibera è prevista la compilazione di un modulo autonomo di rinuncia che ha indignato molti colleghi. Una procedura inconsueta e poco trasparente, perchè la mancata effettuazione della vaccinazione potrebbe essere un elemento di valutazione di idoneità alla mansione specifica e sede di assegnazione del professionista sanitario».
I numeri utili
Infine l’Arengo informa che a partire da ieri è a disposizione della cittadinanza un contatto telefonico per la richiesta di informazioni o per far pervenire segnalazioni in merito all’emergenza sanitaria Coronavirus.