ASCOLI - C’è anche un’ascolana tra gli italiani rimasti bloccati a Londra a causa dello stop dei trasporti dalla Gran Bretagna causato dalla nuova mutazione del Covid 19 appena scoperta.
Chiara Botti da due anni vive a Brighton dove fa la veterinaria e ad oggi non può rientrare in città per le festività natalizie. «Domenica c’erano due voli per Milano e Roma dall’aeroporto di Heathrow.
La doccia fredda
Ci siamo messi in fila e dopo un’ora e mezza per fare il check in, all’improvviso ci dicono che l’aereo era partito da Roma ma che noi non l’avremo potuto prendere per rientrare in Italia» racconta Chiara. « Tutti i voli erano stati annullati all’improvviso, senza darci una spiegazione valida e nemmeno offrirci un alloggio.
Il tampone
«Alitalia ci ha anche detto che dovevamo fare un tampone che doveva risultare negativo per poter rientrare in Italia» prosegue. « Il problema è che i prezzi di questi test vanno dalle 120 alle 250 sterline: io ne ho pagate ben 170. Intanto Alitalia ha lasciato a terra due aerei pieni di gente covid free. Una volta arrivati qui hanno fatto scendere i passeggeri e sono ripartiti con l’aereo vuoto» spiega Chiara « La crew di Alitalia è italiana e poteva ritornare in Italia, ma noi no. Abbiamo saputo che Easyjet e Ryanair hanno anche offerto la sistemazione in albergo per tutti quelli che sono rimasti bloccati, ma Alitalia non ha fatto la stessa cosa» . La compagnia di bandiera al momento ha previsto voli di rimpatrio e ha cancellato i voli istantaneamente perché riceve comunicazioni dirette dal governo italiano, cosa che non accade ad altre compagnie nazionali. Chissà quando si sbloccherà questa situazione e chissà se i malcapitati riusciranno a tornare a casa per le festività».