La flessione
Un segnale molto importante, dunque, che arriva in controtendenza rispetto all’effetto inflattivo nazionale che comunque si fa sentire sulle strutture ricettive con una flessione intorno al 20% in città (soprattutto per il calo di prenotazioni nei giorni infrasettimanali) rispetto anche a punte del 40% in altre zone d’Italia. L’arma vincente, dunque, si dimostra in questa fase il potere attrattivo, con manifestazioni importanti (come Ascoliva Festival e Ascoli Summer Festival per i più giovani) e servizi a supporto delle bellezze culturali, di tutti coloro che pur in vacanza altrove scelgono di vedere Ascoli e le sue peculiarità.
Boom di turisti giornalieri
Nella fase della massima attenzione al portafoglio a causa del caro prezzi e, di conseguenza, dei budget ridotti per le vacanze estive, ad Ascoli il segnale positivo arriva dai flussi quotidiani di numerosi turisti, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, che si trovano in villeggiatura in altre località marchigiane o in altre regioni italiane e scelgono di visitare, seppure per una giornata, il capoluogo piceno. E’ quanto emerge dai monitoraggi quotidiani che arrivando o sono arrivati da alcuni eventi attrattori di questo periodo, come Ascoliva Festival (il festival mondiale dell’oliva ascolana Dop) e l’Ascoli Summer Festival.
Ricettività e inflazione
L’altra faccia della medaglia, in questo scenario, è invece quella della ricettività che, purtroppo, ha comunque pur senza responsabilità risentito indirettamente del forte impatto del caro prezzi. «Il calo diffuso e generalizzato, - spiega il presidente della sezione turismo di Confindustrria Ascoli nonché gestore di due importanti attività ricettive in centro, Matteo Di Sabatino - anche Ascoli fa registrare un calo della domanda intorno al 20%. Pur considerando che in altre zone la flessione è molto più evidente, inflazione, caro energia e caro prezzi si stanno dimostrando fattori che hanno condizionato fortemente le vacanze degli italiani». «Ascoli è stata ed è una meta di passaggio e spesso tappa intermedia di chi, ad esempio, dal nord deve recarsi in Puglia. E proprio il rallentamento della domanda per vacanze al sud ha generato in parte questa flessione anche ad Ascoli per quel che riguarda le prenotazioni. In realtà, l’incidenza interessa soprattutto i giorni infrasettimanali, mentre il periodo di ferragosto così come i week end sono in linea. Quello che manca, in realtà, è la pressione della domanda: magari si riesce lo stesso a fare il pieno, ma in maniera molto più lenta».