ASCOLI - La leggenda di Costantino Rozzi vivrà in eterno: oltre mille persone si sono date appuntamento ieri per l’inaugurazione della statua in onore del Presidentissimo nei giardini pubblici di corso Vittorio, nel cuore della città. Si scrive così una nuova pagina del mito. E tanta commozione negli occhi di tutti. «Ogni volta che passerò qui davanti potrò dirgli: “Papà, tu sei lì. Ci guardi e ci sei vicino”», racconta la figlia Antonella.
La statua
Nessuno vuole mancare all’evento. «Costantino amava e ama da lassù gli ascolani.
L’amarcord
L’opera è stata realizzata grazie al finanziamento della Fainplast di Battista Faraotti. E c’è spazio per i ricordi. «Con lui sono stati tempi splendidi e irripetibili. Mi è molto caro un episodio. Erano gli anni ‘60, abbiamo avuto l’onore di ospitarlo a casa. Tra me e me pensai: che forza che ha Costantino, un giorno vorrei imitarlo. Mia madre e mia nonna erano contentissime: gli prepararono una stracciatella straordinaria. Lui la adorava. Rozzi era un grande lavoratore. È mancato troppo presto. Questo atto è un piacere per me e la mia famiglia», racconta Faraotti. E c’è molta trepidazione anche nelle parole dei tifosi.
«Costantino è ancora qui con noi. E noi faremo di tutto per onorarlo: mancava un “luogo di culto”, ora è realtà. Ascoli è conosciuta per Rozzi. Le generazioni conosceranno la storia dell’Ascoli grazie a Rozzi», afferma Alfredo Pizi degli Ultras 1898. «Sono emozionato. Grazie a tutti - aggiunge Ivan Pistolesi del Gruppo Shanghai, artefice del progetto -. Rozzi merita questo».