Svelata la statua di Rozzi ai giardini di corso Vittorio Emanuele: in mille per il Presidentissimo

Svelata la statua di Rozzi ai giardini di corso Vittorio Emanuele: in mille per il Presidentissimo
Svelata la statua di Rozzi ai giardini di corso Vittorio Emanuele: in mille per il Presidentissimo
di Marco Vannozzi
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Martedì 27 Dicembre 2022, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 13:20

ASCOLI  - La leggenda di Costantino Rozzi vivrà in eterno: oltre mille persone si sono date appuntamento ieri per l’inaugurazione della statua in onore del Presidentissimo nei giardini pubblici di corso Vittorio, nel cuore della città. Si scrive così una nuova pagina del mito. E tanta commozione negli occhi di tutti. «Ogni volta che passerò qui davanti potrò dirgli: “Papà, tu sei lì. Ci guardi e ci sei vicino”», racconta la figlia Antonella. 

 
La statua


Nessuno vuole mancare all’evento. «Costantino amava e ama da lassù gli ascolani.

Noi oggi lo ringraziamo per l’ennesima volta. Sono molto emozionato, mi tremano le gambe: è per me uno dei momenti più importanti da quando sono sindaco», racconta il primo cittadino Marco Fioravanti. La statua, a grandezza naturale, realizzata dall’artista Giuseppe Cordivani, è in bronzo, con un basamento di travertino. I calzini di Costantino sono di colore rosso. Lo sguardo di Rozzi è rivolto verso il Del Duca, il suo stadio. Grande emozione nei volti di tanti arrivati a rendere omaggio al «più grande ascolano del nostro tempo» come sottolinea l’assessore allo Sport, Nico Stallone. E in mezzo alla gente, spunta parcheggiata anche la storica auto di Costantino, una Bmw 735. Tutta la famiglia Rozzi è presente. «Mi aspettavo tante persone, ma non così. È un atto quasi dovuto nei confronti di mio nonno: ringrazio tutti», spiega la nipote Giulia.


L’amarcord


L’opera è stata realizzata grazie al finanziamento della Fainplast di Battista Faraotti. E c’è spazio per i ricordi. «Con lui sono stati tempi splendidi e irripetibili. Mi è molto caro un episodio. Erano gli anni ‘60, abbiamo avuto l’onore di ospitarlo a casa. Tra me e me pensai: che forza che ha Costantino, un giorno vorrei imitarlo. Mia madre e mia nonna erano contentissime: gli prepararono una stracciatella straordinaria. Lui la adorava. Rozzi era un grande lavoratore. È mancato troppo presto. Questo atto è un piacere per me e la mia famiglia», racconta Faraotti. E c’è molta trepidazione anche nelle parole dei tifosi.

«Costantino è ancora qui con noi. E noi faremo di tutto per onorarlo: mancava un “luogo di culto”, ora è realtà. Ascoli è conosciuta per Rozzi. Le generazioni conosceranno la storia dell’Ascoli grazie a Rozzi», afferma Alfredo Pizi degli Ultras 1898. «Sono emozionato. Grazie a tutti - aggiunge Ivan Pistolesi del Gruppo Shanghai, artefice del progetto -. Rozzi merita questo». 

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