Cento Torri da Premio Oscar, Russell Crowe ha origini ascolane: l’avo Luigi Ghezzi lasciò il Piceno e finì in Nuova Zelanda. Il sindaco: «Scatenate le olive»

Cento torri da Premio Oscar, Russell Crowe ha origini ascolane: l’avo Luigi Ghezzi era un giramondo. Lasciò il Piceno per andare in Argentina e finì in Nuova Zelanda
Cento torri da Premio Oscar, Russell Crowe ha origini ascolane: l’avo Luigi Ghezzi era un giramondo. Lasciò il Piceno per andare in Argentina e finì in Nuova Zelanda
di Filippo Ferretti
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 07:13

ASCOLIIl sangue del premio Oscar Russell Crowe è italiano, anzi ascolano. L’attore, originario di Wellington, in Nuova Zelanda e che dopo aver vissuto in Australia è approdato in California nel 1997, per interpretare “LA Confidential” di Curtis Hanson con Kim Basinger, vanta un trisavolo per parte di madre nato nel capoluogo piceno.

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Il trisavoli Agostino e Luigi

Si tratta di Luigi Ghezzi, concepito nelle cento Torri nel 1829 dalla coppia formata dall’ascolano Agostino Ghezzi e della giovane Annunziata, approdata nelle Cento Torri proveniente da Parma.

Luigi avrebbe quindi dato vita alla dinastia nella terra dell’artista, perché dopo essere andato a lavorare in Argentina, imbarcandosi per l’India, si ritrovò naufrago a Città del Capo dove incontrò e sposò Mary Ann Curtain e con la quale poi emigrò in Nuova Zelanda.

Il tarlo di Russell

Russell Crowe da tempo cercava di individuare nel dettaglio il suo lungo albero genealogico e da molti anni era assolutamente certo di avere origini legate al nostro Paese.

Una convinzione che lo portò nel 2015 a frequentare un set italiano, in occasione della lavorazione della pellicola diretta da Gabriele Muccino, “Padri e figlie”.

La scoperta

In queste ultime ore Russell Crowe ha rivelato di essere da tempo alla ricerca dei suoi antenati italiani ma di non essere riuscito a saperlo finora per via di tracce sbagliate. L’esito alla fine ha portato la notizia che il suo trisnonno, arrivato in Nuova Zelanda nel 1864, era cresciuto ad Ascoli, dove era venuto alla luce quasi due secoli fa.

C’è pure il Lord decapitato

Dalle ricerche condotte dall’attore e regista è emerso anche che tra i suoi antenati per parte materna figura anche l’undicesimo Lord Lovat, l’ultimo uomo a finire decapitato nella Torre di Londra. L’artista, noto soprattutto per avere interpretato il personaggio di Massimo Decimo Meridio nel film “Il gladiatore” di Ridley Scott, ruolo con cui ha ottenuto il premio Oscar nel 2001 (nel 1999 anche candidato all’Oscar per “The Insider” di Michael Mann e nel 2002 per “Beautiful Mind” di Ron Howard) e che lo ha anche identificato come italiano sul grande schermo, ha subito diffuso la notizia attraverso i social network, poi rapidamente finita nei canali di comunicazione di tutto il mondo.

Palcoscenico mondiale

Nel momento in cui si è scopperto che nel dna della star internazionale c’è un po’ (anzi un po più di un po’) di Ascoli la città delle cento torri è andata subito in fibrillazione, a partire dal primo cittadino: «Che dire!? La nostra è una città da premio Oscar!!» ha commentato il sindaco Marco Fioravanti. D’obbligo l’immediato invito al grande attore. Dopo la diffusione della notizia sul profilo del sindaco, tantissimi sono stati i cittadini che si sono dimostrati esultanti, pronti a ricevere la star cinematografica in città per consegnagli la sciarpa del Picchio, invitarlo a sfilare alla rievocazione storica della Quintana e offrirgli la cittadinanza onoraria. Crowe, che nel privato è anche un collezionista di crocefissi, addirittura più di 300 e che possiede circa 130 bovini nella sua fattoria ubicata a 300 km da Sydney, ha pubblicato spesso immagini relativi ai suoi viaggi nelle varie località italiane. Manca ora quello di Ascoli. Prima tra tutte.

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