Ascoli, raggira anziana e le ripulisce
il patrimonio: sequestri per 3 milioni

Ascoli, raggira anziana e le ripulisce il patrimonio: sequestri per 3 milioni
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Mercoledì 8 Marzo 2017, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:32
ASCOLI - Ha carpito la fiducia di un’anziana 88enne, nubile e senza figli, fino strapparle la procura generale sul patrimonio. Che poi aveva provveduto a saccheggiare. Per questo motivo la guardia di Finanza di Ascoli hanno messo sequestro beni per 3 milioni di proprietà dell’uomo, 88 anni anche lui, considerati sottratti alla signora.

In particolare, al vaglio degli inquirenti sono finiti diversi episodi tra vendite di immobili, distrazioni di somme di denaro e sottrazioni di oggetti preziosi, tutti di proprietà dell’anziana signora e di cui l’uomo si era nel tempo indebitamente appropriato. Gli episodi, come ricostruiti nel corso delle attività investigative, supportate anche da complesse indagini bancarie e da altri accertamenti tipici, sono stati focalizzati con riferimento alle vicende intervenute in anni passati ed hanno posto in luce appropriazioni per milioni di euro. Approfittando del rapporto fiduciario e di esclusività che si era instaurato con l’anziana benestante, era arrivato a farsi rilasciare una procura generale in virtù della quale, di fatto, aveva potuto disporre e gestire, quale assoluto “dominus”, di tutto il patrimonio della malcapitata.

Al momento, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno hanno anche individuato i rapporti finanziari detenuti dalla persona di fiducia, oggetto degli investimenti delle somme distratte all’anziana donna, mentre, su un altro fronte, sono stati scoperti rapporti di conto intestati anche ai figli del medesimo, sui quali risulterebbe confluita, nel tempo, una parte rilevante degli stessi proventi distratti. Escamotages che, oggi, si sono rivelati del tutto inutili e che, anzi, hanno contribuito a consolidare il quadro d’accusa, indirizzando le operazioni di sequestro delle Fiamme Gialle che hanno riguardato preziosi, titoli e contanti per oltre 3 milioni di euro, frutto delle distrazioni, intervenute a partire dall’anno 2013, accertate sino ad oggi.
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