«Basta con fischi e rumori quando i cavalli corrono». De Santis di Porta Romana e Mazzocchi di Tufilla chiedono maturità

Il cavaliere di Porta Solestà Luca Innocenzi
Il cavaliere di Porta Solestà Luca Innocenzi
di Marco Vannozzi
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:44

ASCOLI - La ferita è ancora aperta. E fa male. Il sestiere della Piazzarola vive il suo momento più triste. «Molto più di un semplice animale, molto meglio di me e noi esseri umani. Intelligente, empatica e piena di amore per il suo “papà” Max. Semplicemente “Look Amazing”, rimarrai per sempre nel mio cuore Perla Nera e mi raccomando fatti preparare la macedonia come faceva Gino. Buon viaggio bellissima, ti voglio bene».

Le parole di Alfredo Bartoli, componente del direttivo e figlio di Carlo, caposestiere biancorosso, sono struggenti. È ancora nelle menti di tutti la tragedia vissuta allo Squarcia. Il grave incidente che ha visto protagonista Nicholas Lionetti e la successiva soppressione della cavalla Look Amazing, a causa dei traumi riportati, scuotono ancora la città. Si fa sentire il caposestiere di Porta Romana, Luigi De Santis: «Rivolgo un abbraccio immenso a tutta la Piazzarola e a Carlo Bartoli. Posso immaginare cosa stiano provando. È difficile commentare quando accadono episodi del genere», afferma. La Giostra di agosto ha scritto però tante altre pagine. Una di queste racconta il trionfo di Melosso. «Lorenzo ha fatto il massimo. È stato freddo e concentrato. Vincere non era facile», aggiunge De Santis. Un altro capitolo di domenica riguarda l’esecrabile atteggiamento di parte del pubblico sugli spalti. «A me la competizione piace. Ma quanto accaduto non è bello. È necessario un comportamento migliore soprattutto quando i cavalli corrono – spiega il caposestiere rossoazzurro -. Gli sfottò possono anche starci tra una tornata e l’altra, ma quel minuto è da rispettare. Abbiamo il dovere di dare un segnale di maturità: sono certo che ci riusciremo. Guardando indietro anche solo a dieci anni fa, abbiamo fatto passi da gigante, un lavoro incredibile grazie anche al consiglio degli anziani e al sindaco. Abbiamo stravolto e migliorato la Quintana». 

La questione della sicurezza è sotto i riflettori. Il console di Porta Tufilla, Francesco Mazzocchi, è chiaro. «Negli ultimi tempi è stata fatta una grande operazione per rendere la pista più sicura e mettere nelle migliori condizioni i cavalieri e i cavalli – sottolinea il rossonero -. Quanto successo domenica scorsa purtroppo fa parte dell’imponderabile. Oggi si può parlare di un elevato livello di sicurezza del campo grazie all’impegno di tutti. Rispetto al passato c’è stata una grossa evoluzione: sono abbastanza anziano per ricordare come tanti anni fa ci fossero addirittura le pietre sulla pista». 

In questi giorni si sono levate opinioni su possibili mutamenti del regolamento come ad esempio dare minor punteggio al tempo di gara. «Che senso avrebbe? Se due o più cavalieri facessero tutti e nove i centri, chi vincerebbe?», si chiede Mazzocchi.

Alcuni propongono di optare per razze come mezzosangue, meno veloci e più robusti. «Accade da qualche tempo a Siena, ma non mi pare che non ci siano stati più incidenti», sostiene. Poi il comportamento sulle tribune. «Il boato dopo l’uscita di pista di Innocenzi? Ci può stare. È un po’ come quando perde la Juventus – commenta Mazzocchi –. I fischi durante le tornate? Ci sono tanti imbecilli. Li porterei tutti a Foligno: lì non vola una mosca prima del rettilineo finale». E infine da Mazzocchi una chiosa sulla Quintana di Tufilla e sul domani: «Ad oggi il nostro cavaliere è Massimo Gubbini. E abbiamo un ottimo secondo come Denny Coppari. Sarà il comitato a indicare la direzione da seguire, ma ora non pensiamo al futuro». 

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