ASCOLI - Da ex colonia montana a una più ampia struttura ricettiva tipo ostello per accogliere sempre più giovani sul pianoro di San Marco e, quindi contribuire a potenziare l’attrattività della zona. Arriva il via libera dall’Arengo, su indirizzo del sindaco Fioravanti e proposta presentata in giunta dal vice sindaco Silvestri, per il piano di recupero dell’immobile di proprietà del Pio istituto Sacro cuore che prevede proprio un ampliamento della struttura originaria con incremento anche dei posti letto, mantenendo comunque lo stessi impatto volumetrico. Un segnale evidente, dunque, che arriva da Palazzo Arengo, riguardo la strategia di voler puntare anche sulla rivitalizzazione del colle San Marco per attrarre turisti, in particolare giovani e amanti del filone naturalistico, escursionistico o sportivo.
L’ostello a San Marco
Con le controdeduzioni alle osservazioni, si è chiuso con il sì della giunta comunale, dunque, l’iter urbanistico per sbloccare questo recupero e potenziamento della struttura dell’ex colonia montana, dove era stato già effettuato un intervento di manutenzione straordinaria tra il 2007 e 2008 proprio per renderlo operativo come ostello.
I dettagli
Dal punto di vista strutturale, i nuovi vani che si andranno a realizzare si svilupperanno tutti sul piano terra dell’edificio, con la chiusura del porticato. In particolare è prevista la realizzazione di nuove camere con bagno nella zona del porticato, 1 camera con bagno nella zona della cappella e 1 ufficio/camera custode con 1 posto letto e bagno al lato del vano scala. L’ostello è già dotato di tutti gli impianti tecnologici funzionanti adeguati alle necessità del funzionamento della struttura e verranno apportate delle modifiche alla ricettività generale della struttura, da un punto di vista formale e logistico, senza apportare cambiamenti distributivi. Un adeguamento che consentirà, quindi, di incrementare la potenzialità ricettiva sul pianoro del San Marco per l’accoglienza turistica, andandosi ad affiancare a iniziative come quella in corso della Provincia per riattivare l’ex foresteria come centro intergenerazionale.