Ascoli, morì dopo l'operazione
Indagati 27 fra medici e infermieri

L'ospedale Regina Elena
L'ospedale Regina Elena
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Venerdì 24 Giugno 2016, 06:25
ASCOLI - Aperto il fascicolo sulla morte di Maria Serena Cinatti. Con l'accusa di omicidio colposo in concorso, il sostituto procuratore della Repubblica di Roma Gabriella Fazi ha iscritto nel registro degli indagati 24 fra medici e operatori sanitari dell'ospedale Regina Elena di Roma. La vicenda prende spunto dalla denuncia dei familiari della donna morta ad Ascoli Piceno il 29 maggio 2015 a 68 anni. Era stata ricoverata nel reparto di ginecologia del Regina Elena il 9 marzo e sottoposta a isterectomia radicale a causa di una massa tumorale con sospetta invasione endometriale.   Il 16 marzo i sanitari decisero di operarla di nuovo per una setticemia e una peritonite in corso che la mettevano in pericolo di vita, ipotizzando che nel precedente intervento in laparoscopia fosse stata procurata una perforazione dell'intestino, del quale furono asportati quattro centimetri. L'ascolana arrivò a perdere 20 chili e, su insistenze dei familiari, il 14 aprile fu affidata ai medici del reparto  epatobiliopancreatico. Il 12 maggio le vennero asportati altri centimetri di intestino e cistifellea. Il 26 maggio venne dimessa e fece rientro ad Ascoli dove le sue condizioni peggiorarono subito, anche a causa di una peritonite. Fu operata il 28 maggio nell'ospedale Mazzoni di Ascoli, ma non c'era più niente da fare e il giorno dopo la donna morì. Il perito nominato dal pm di Ascoli Mara Flaiani ha posto in evidenza lacune nelle cure prestate alla 68enne durante il ricovero al
Regina Elena e gli atti sono stati quindi trasmessi per competenza alla Procura di Roma che ha indagato i sanitari dell'ospedale romano
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