«Una statua di Mazzone vicino a quella di Rozzi», l'idea dei tifosi dell'Ascoli. La figlia dell'ex presidente: «Carletto la meriterebbe»

La statua dedicata a Costantino Rozzi vicino alla sede dell'Ascoli calcio
La statua dedicata a Costantino Rozzi vicino alla sede dell'Ascoli calcio
di Marco Vannozzi
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Giovedì 24 Agosto 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 07:22

ASCOLI - Una statua di Carlo Mazzone, magari vicina a quella di Costantino Rozzi? Se ne sta parlando in queste ore. L’idea è nata in città e migliaia sono ora i consensi. Il grande Carletto se n’è andato da pochi giorni: oggi si pensa a come tenere sempre più vivo il suo ricordo. E magari rendere omaggio a lui insieme alla leggenda del Presidentissimo.

Ecco il pensiero di Antonella Rozzi, una delle figlie di Costantino. «Tutti noi della famiglia riteniamo più che doveroso che anche Carlo Mazzone venga omaggiato con una statua - afferma -.

Sarebbe bello se l’opera potesse trovare spazio al Del Duca: sarebbe il giusto modo per rendere onore a un grandissimo uomo di sport che ha fatto la storia». 

L’omaggio

Nei giardini di corso Vittorio Emanuele fa bella mostra di sé una statua a grandezza naturale di Costantino Rozzi. L’opera, inaugurata lo scorso 26 dicembre, è stata realizzata dall’artista Giuseppe Cordivani di Acquasanta. È in bronzo con basamento in travertino. Lo sguardo di Costantino è rivolto verso il suo stadio, i calzettoni sono di colore rosso come da tradizione. «Abbiamo avuto quest’idea nel giorno del 25° anniversario della scomparsa di Rozzi, parlando con la famiglia», aveva raccontato all’epoca Ivan Pistolesi del Gruppo Shanghai, artefice del progetto. I tifosi bianconeri avevano pensato di onorare così per l’ennesima volta la memoria del mito ascolano. Nelle settimane precedenti l’artista si era più volte incontrato con la famiglia Rozzi, con la figlia Antonella e la nipote Giulia, per studiare a fondo i dettagli dell’opera. A Cordivani erano state consegnate le foto più belle di Costantino per avere la possibilità di ritrarre alla perfezione il Presidentissimo. E adesso tanti ascolani vorrebbero una statua anche per il grande Carletto, protagonista sulla panchina bianconera del volo del Picchio dalla Serie C fino alla prima storica promozione in Serie A nel 1974. magari vicina a quella di Rozzi. Mazzone e Rozzi accompagnarono l’Ascoli all’approdo tra i giganti, regalando ai tifosi lunghi anni di sogni e gloria nel firmamento del calcio italiano.

Costantino Rozzi ascolano tra gli ascolani, Carlo Mazzone romano di nascita, ma ascolano d’adozione: entrambi hanno marchiato a fuoco la storia. Sulla rete oggi si chiede a gran voce un riconoscimento anche per Mazzone. Al momento l’idea è agli albori, chissà che un giorno non possa diventare realtà. Ma è ancora un po’ presto. Tra qualche tempo si vedrà, dopo che l’amministrazione e il sindaco Marco Fioravanti avranno sentito la famiglia Mazzone e deciso insieme i passi da compiere. Appesa la tuta al chiodo, Carletto ha trascorso qui i suoi ultimi anni insieme ai suoi cari: la moglie Maria Pia, i figli Massimo e Sabrina, i nipoti Vanessa, Alessio, Iole e i pronipoti Christian e Alessandro. E proprio Alessio scrive un messaggio sulle pagine social dedicate al nonno, curate da lui stesso: «Vorrei venire a darti un bacio angelo mio e poi girarmi verso la tua poltrona e trovarti lì a guardare la televisione insieme a me».

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