Ascoli, «Maria minacciata di morte»
Passalacqua condannato in appello

Le ricerche sul Tronto
Le ricerche sul Tronto
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 06:20
ASCOLI - I giudici di appello hanno emesso la loro sentenza: Valerio Passalacqua è stato condannato a 1 anno e 8 mesi per l’omicidio colposo della badante polacca travolta e uccisa da un’auto il primo dicembre del 2013 sul ponte di San Filippo. Restano i 10 mesi per omissione di soccorso. Ridotta invece la sanzione amministrativa e revocata la confisca dell’auto per la quale è stata disposta restituzione. Il procuratore generale aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione. In primo grado l’imputato era stato condannato a un anno per omicidio colposo e a 10 mesi per l’omissione di soccorso. «Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza dei giudici di appello - ha spiegato l’avvocato Giuseppe Senesi che insieme al collega Massimino Luzi rappresenta la difesa . Ricorreremo in Cassazione per varie ragioni. Intanto questo processo si è basato su indizi e non su prove concrete, non sono state concesse le attenuanti generiche e non si è tenuto conto che Passalacqua non ha mai cercato di nascondere nulla. Inoltre va considerato che la vittima temeva per la sua vita perchè era stata minacciata di morte e che addirittura aveva stipulato una polizza di assicurazione per garantire alla famiglia almeno il pagamento di un eventuale funerale». A distanza di oltre sei anni dall’accaduto il corpo di Maria Jadwiga Stanczyk, la badante di 53 anni polacca investita da un’auto sul ponte di San Filippo non è stato mai trovato. Le speranze di recuperarlo sono svanite tanto che dopo un anno sono state interrotte le ricerche. Per tutto questo tempo i soccorritori hanno scandagliato ogni punto del letto del fiume Tronto dove il corpo della donna sarebbe caduto dopo l’impatto con un’auto, ma le ricerche non hanno dato esito. 
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