Ascoli diventa una slow city: l'Arengo fissa le "zone 30"

Il traffico in piazza Immacolata e i marciapiedi dissestati in viale Benedetto Croce
Il traffico in piazza Immacolata e i marciapiedi dissestati in viale Benedetto Croce
di Luca Marcolini
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Sabato 2 Marzo 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 11:50

ASCOLI - Una pedalata importante è quella che arriva sul fronte della mobilità ciclistica (sulla base delle azioni pianificate dall’Arengo con il Biciplan) e, indirettamente, anche di una maggiore sicurezza stradale.

Si arriva, dunque, alla fase concreta che passa per l’approvazione del progetto esecutivo per l’attivazione (con l’apposita segnaletica) delle nuove “Zone 30”, ovvero quelle vie che saranno percorribili dai mezzi di trasporto con limite di velocità di 30 chilometri orari, a Porta Maggiore, e l’affidamento dei lavori per la realizzazione della prima ciclostazione che sarà ubicata alla stazione ferroviaria di Castel di Lama.

A cui si aggiungerà anche la prevista fornitura di rastrelliere per creare dei parcheggi per le biciclette all’esterno di nove istituti scolastici superiori cittadini.

Considerando che poi, sempre secondo quanto stabilito dal Biciplan, si dovrà pedalare ancora per la creazione di ulteriori “Zone 30” anche negli altri quartieri (per arrivare a un totale di una trentina di zone in tutto il territorio comunale), secondo una mappa già individuata dal piano stesso.

Via alle zone 30

Con l’approvazione del progetto esecutivo, finanziato con circa 200mila euro, per realizzare ciclostazioni e attivare le prime “zone 30”, si entra nel vivo del percorso del Biciplan, il piano regolatore della mobilità sostenibile in città. L’Arengo, sulla scorta dell’analisi degli esperti e sotto il coordinamento tecnico del dirigente comunale preposto, l’ingegner Maurizio Piccioni, ha deciso quindi di partire da Porta Maggiore, introducendo nell’area del popoloso quartiere cittadino il limite di velocità dei 30 chilometri orari per i veicoli in transito (con l’obiettivo successivo di inserire in queste “zone 30” una corsia ciclabile). Un provvedimento che ora verrà supportato da specifica segnaletica e che servirà a garantire maggiore sicurezza anche per i ciclisti oltreché ai pedoni in una zona della città che è molto transitata da auto e altri mezzi essendo interessata - come riporta il Biciplan - «dall’attraversamento di tre assi molto rilevanti quali la Salaria, la Statale 81 e l’asse stadio-area sportiva sud e con la presenza di nove istituti scolastici superiori oltre che numerose attività commerciali e sedi di attività terziarie».

Porta Maggiore

Quali saranno le vie del quartiere interessate dall’istituzione delle “zone 30”? L’indicazione arriva dallo stesso piano per la mobilità ciclistica, dove c’è l’elenco che prevede il limite di 30 chilometri orari in via Augusto Murri fino a via Cola d'Amatrice, via Cola d’Amatrice, via Urbino, via Vittorio Emanuele Orlando, via Erasmo Mari, viale della Repubblica, via Loreto, via Marco Sgariglia, via Celso Ulpiani, via Foligno, via Cagliari, piazza Immacolata, via Sardegna, via Recanati e via Umbria.

Le altre zone

In una fase successiva, invece, si prevede di andare a istituire altre “zone 30” in altri quartieri della città. Nello specifico, sempre secondo le indicazioni offerte dal Biciplan, il limite dei 30 chilometri orari riguarderà a Campo Parignano via Zeppelle, via Amadio, via Nazario Sauro e il ponte nuovo; a Borgo Solestà via San Serafino da Montegranaro, via Tucci, via Scarlatti e il ponte di Porta Solestà; e poi in altre zone, ovvero in piazza Arringo (per gli autorizzati), in viale Treviri, via Tevere-viale dei Platani, ciclopedonale di Monticelli, via Stazione Marino del Tronto e via della Canapa. Nelle zone 30, secondo il piano, si dovranno gradualmente andare ad inserire corsie ciclabili sulla carreggiata, considerando proprio i limiti di velocità a tutela dei ciclisti.

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