Alloggi popolari ​a Borgo Solestà
L'Arengo ha sloccato l'appalto

Alloggi popolari ​a Borgo Solestà L'Arengo ha sloccato l'appalto
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Marzo 2015, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:47
ASCOLI - Trova finalmente il via libera l'ultradecennale questione degli alloggi popolari da riqualificare a Borgo Solestà, per una pratica meglio nota come Case minime. Ora, infatti, l'Ente regionale per gli alloggi popolari ha disposto lo sblocco della gara di appalto per la riqualificazione ed il restauro conservativo di tre vecchi fabbricati presenti nella zona conosciuta anche come "Shangai", per la realizzazione di 15 nuovi alloggi in via Saladini. Un appalto dell'importo complessivo di circa un milione e mezzo di euro che servirà, appunto, a realizzare questi nuovi alloggi popolari per andare a coprire una esigenza sempre più pressante di abitazioni a basso costo. Le offerte, per partecipare alla gara, dovranno essere presentate entro il prossimo 16 aprile all'Ente regionale per l'abitazione pubblica delle Marche, facendo riferimento al presidio ascolano, con sede in via Napoli.

Dopo anni di attesa, tra documenti, speranze e vari ostacoli procedurali, si fa concreta, finalmente, la possibilità di una riqualificazione di quelle zone del quartiere di Borgo Solestà inserite nel Piperru, ovvero il progetto di riqualificazione urbana per il quale il Comune di Ascoli anche per quel che riguarda la parte dell'edilizia popolare, in carico all'Erap.

Intanto, parallelamente, già lo scorso anno l'Arengo aveva dato il via alle altre opere inserite nel Piano di riqualificazione della zona, con un primo stralcio da circa 600 mila euro di spesa (rispetto ai complessivi 2 milioni e 300 mila euro previsti) che comprendeva l'ampliamento della taverna del circolo socio-culturale del sestiere di Porta Solestà, il parcheggio in via Galiè, i marciapiedi di via Bengasi e via dei Cappuccini ed, ancora, via Galiè, la sistemazione delle aree e della viabilità nelle vicinanze degli edifici che saranno restaurati per ospitare gli alloggi popolari. Il secondo stralcio, invece, prevedeva la demolizione di due edifici preesistenti in via Saladini ai numeri 8 e 14 (per i quali c'è stato il nulla osta ministeriale) e la realizzazione di un parcheggio pubblico al posto dei fabbricati demoliti oltre ai marciapiedi. Per gli alloggi popolari, invece, ecco ora la riqualificazione delle tre casette grazie all'appalto dell'Erap con fondi regionali e ministeriali facenti capo al Piperru.
© RIPRODUZIONE RISERVATA