Senigallia, controlli nei punti "caldi"
Tre persone arrestate dalla polizia

Senigallia, controlli nei punti "caldi" Tre persone arrestate dalla polizia
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Maggio 2018, 15:33
SENIGALLIA - Nell’ambito delle straordinarie attività di controllo disposte dalla Questura di Ancona, negli ultimi due giorni il personale del Commissariato di Senigallia  con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia è stato impegnato in intense e mirate attività di controllo estese su tutto il territorio della città di Senigallia, anche in orari serali e notturni.

In particolare è  stata prestata specifica attenzione ad aree in cui sono segnalati bivacchi o presenze di soggetti molesti, come la Rocca Roveresca, i Giardini Morandi, ma estesi anche al centro storico ed alla stazione ferroviaria.
Tali attività di polizia, con predisposizione di diversi posti di controllo,  hanno consentito di  identificare oltre 120 persone, tra i quali diversi pregiudicati, e controllare 65 veicoli, nonché  elevare numerose sanzioni per violazioni al codice della strada.

In particolare nel corso delle attività di vigilanza, il personale del Commissariato transitando per via Sanzio, in prossimità dell’incrocio con via Zanella, notava la presenza di una vettura parcheggiata con a bordo due giovani che, alla vista degli agenti, tentavano di nascondersi. I poliziotti sottoponevano al controllo i giovani e, dopo l’identificazione, emergevano tutta une serie di precedenti a carico di entrambi per reati contro il patrimonio e stupefacenti, ed in particolare ad uno di essi R.A. 45enne, di origini ligure, ma domiciliato a Jesi.

 Gli agenti decidevano di approfondire il controllo  dei due soggetti ed a carico del ligure emergeva che lo stesso , già da circa due anni risultava sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di permanere nel luogo del suo domicilio. L’uomo tentava di fornire alcune giustificazione ma comunque non era in grado di fornire documentazione a supporto di quanto dichiarato.

Gli agenti dunque, effettuati gli accertamenti del caso procedevano a trarre in arresto l’uomo che veniva condotto presso il domicilio di Jesi ove permaneva in attesa dell’udienza di convalida odierna. Non si esclude che i due soggetti fossero presenti sul territorio di Senigallia per commettere reati contro il patrimonio visti i pregressi precedente penali degli stessi.

Ed ancora, nell’ambito dei servizi contro l’immigrazione clandestina, gli agenti estendevano i controlli ad un immobile, ubicato in zona SP Arceviese, utilizzato da soggetti stranieri che, in passate occasioni, sono risultati essere privi del titolo di presenza sul territorio nazionale. Nella serata di ieri gli agenti procedevano al controllo , trovando all’interno dell’immobile, che si presentava in precarie condizioni igieniche,  addirittura 18 soggetti tutti di etnia pakistana. I soggetti venivano tutti controllati e per alcuni di essi emergevano delle segnalazioni  che richiedevano un approfondimento da parte degli agenti .
Effettuati i necessari  accertamenti, emergeva per uno di essi di circa 40 anni era destinatario di un provvedimento di applicazione di una misura cautelare poiché colpito da una sentenza di condanna ad oltre 3 anni e 6 mesi di reclusione per cui doveva scontare ancora quasi tre anni di reclusione per gravi fatti di detenzione di sostanze stupefacenti accertati in quella provincia. Per tali motivi l’uomo veniva condotto al carcere di Montacuto ove sconterà la pena inflittagli.

Di seguito all’udienza di convalida svoltasi nella giornata di ieri nei confronti del cittadino tunisino, D.M. di anni 50, residente a Senigallia,  resosi responsabile, nella giornata di sabato scorso, di un episodio di rapina commesso all’interno di un esercizio di Ancona, l’uomo, anche in considerazione dei gravi reati commessi in passato dal medesimo, veniva raggiunto da un provvedimento applicativo della misura degli arresti domiciliari. Gli agenti del Commissariato di Polizia pertanto provvedevano a dare esecuzione al provvedimento emesso dal G.I.P. di Ancona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA