Non si trova la ragazzina affidata
alla comunità in accordo con i genitori

SENIGALLIA - È fuggita la 16enne senigalliese trasferita in una comunità protetta lo scorso 20 dicembre. La decisione di affidarla alla struttura era stata presa dal Tribunale dei minori, in accordo con i genitori, per via della condotta della ragazza. Il timore della famiglia, che ha portato ad avviare delle indagini, era che la figlia si prostituisse. Da alcuni giorni però di lei si sono perse le tracce. La fuga non è avvenuta dalla comunità in cui era alloggiata ma in una scuola, che si trova nella stessa città. Al rientro dalla pausa natalizia era stato consentito alla giovane di riprendere gli studi e frequentare quindi un istituto superiore della zona.

Con la scusa di una telefonata si è allontanata e non ha più fatto rientro in classe. Le ricerche sono state diramate subito sul posto, una località di cui non è possibile riferire il nome per garantire la tutela della minore. Non essendo stata trovata sono state estese le ricerche a tutte le forze dell’ordine, comprese ovviamente quelle di Senigallia dove era presumibile pensare che la 16enne avesse cercato riparo. Invece non è tornata a casa e non si trova nemmeno in compagnia delle persone che era solita frequentare prima di entrare in comunità, quelle contro le quali la famiglia punta il dito ritenendole responsabili di averla portata sulla cattiva strada. Le forze dell’ordine hanno infatti accertato che non si trovava in loro compagnia. La fuga è avvenuta venerdì e ancora ieri la 16enne risultava irreperibile. Da cinque giorni sembrava vagare chissà dove. La famiglia è preoccupata, come è comprensibile, non sapendo dove la figlia stia passando queste notti gelide. Per non compromettere le indagini in corso è stata invitata a non rilasciare dichiarazioni alla stampa. Bocche cucite anche nella Caserma di via Marchetti e nel Commissariato di via Rosmini.