Ladro entra in casa di un’albergatrice
Fuga da paura inseguito dal pitbull

Ladro entra in casa di un’albergatrice Fuga da paura inseguito dal pitbull
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Martedì 27 Giugno 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 10:38
SENIGALLIA - Albergatrice sorprende il ladro in casa ma a metterlo in fuga ci ha pensato Nikita. E’ questo il nome del pitbull di famiglia intervenuto nel tardo pomeriggio di domenica per salvare la padrona da un uomo che si era introdotto dentro la sua casa in via Rieti. «Nikita lo ha sentito quando siamo entrate e ha cominciato ad abbaiare furiosamente – racconta Emanuela Montesi, titolare dell’Hotel Hamburg -. Lui era già in casa e lei lo ha inseguito. Quando si è trovato davanti Nikita si è messo a correre per scappare ed è entrato in sala da pranzo dove c’ero». Il malvivente che si è introdotto nell’abitazione, al piano terra dell’hotel, si è imbattuto quindi nel cane.

Per sua fortuna, pur avendo fatto bene la guardia, non lo ha aggredito. A quel punto, spaventato, si è messo a correre per le stanze, cercando una via di fuga ed è incappato nella sala da pranzo dove si trovava la padrona che lo ha sgridato. Da un lato il pitbull rabbioso che ringhiava e dall’altro la donna che gli urlava contro cacciandolo. Un ladro davvero sfortunato. «E’ passato dal magazzino sul retro dopo aver aperto un cancello – prosegue l’albergatrice – quando l’ho visto entrare in sala era terrorizzato, tremava per la paura e dietro Nikita che lo inseguiva. Anch’io mi sono spaventata trovandomi un estraneo in casa ma per fortuna c’era il cane. Gli ho urlato di andarsene». Girando come una trottola tra le stanze, il ladro è riuscito a ritrovare la porta. Una volta fuori però si è messo ad inveire contro la donna per i modi in cui era stato cacciato. Non ha gradito l’accoglienza. Si è poi messo seduto sul muretto fissandola e sfidandola, certo che non gli sarebbe accaduto nulla. «Conosco la legge, non ho rubato nulla». Però appena la donna lo ha informato che sarebbe rientrata in casa a chiamare i carabinieri si è messo a correre in tutta fretta. Il trambusto e le urla hanno attirato l’attenzione dei turisti ma tutto si è risolto per il meglio.

«Secondo me era un drogato – racconta Emanuela Montesi - sulla trentina, barbuto cappellino di traverso, moro e orecchino lato destro. Sicuramente italiano. Quando è uscito di casa si è messo ad inveire e non se ne andava ma appena ho detto che avrei chiamato i carabinieri si è dileguato. Si era seduto sul muretto di fronte dicendo che tanto non aveva rubato niente, che nessuno poteva mandarlo via e lamentandosi per i modi in cui era stato cacciato ma era stato lui ad entrare in casa. Per fortuna Nikita lo ha solo messo in fuga e non lo ha aggredito altrimenti lo avrei dovuto anche ripagare come nuovo». Uno choc anche per i clienti dell’albergo e per gli altri turisti di passaggio. Tutto è accaduto in via Rieti, traversa del lungomare Alighieri, una zona turistica. «Inizialmente la presenza di Nikita mi ha dato forza e quindi ho reagito urlandogli di andarsene – conclude l’albergatrice – poi quando è uscito ho iniziato a tremare io per lo spavento».
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