Inferno in casa, madre denuncia il figlio che voleva i soldi. Lui (studente di Ancona) patteggia 20 mesi

Stendino sull’auto e ruote squarciate, nel mirino anche la sorella minore

Inferno in casa, madre e sorella nel mirino per i soldi.
Inferno in casa, madre e sorella nel mirino per i soldi.
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Gennaio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:21

ANCONA Per mesi avrebbe fatto calare il terrore sulle mura domestiche, prendendosela con la madre e la sorella più piccola. Quasi sempre, gli scatti d’ira avrebbero fatto seguito alle richieste di denaro. In più: botte, minacce, urla, danneggiamenti e persino l’auto bloccata con lo stendino e un lucchetto per fare un dispetto alla madre, la quale lo scorso settembre è stata costretta a sporgere denuncia contro il figlio, uno studente anconetano di 26 anni. 

L’esito

Dalla denuncia è scaturito il procedimento penale terminato ieri mattina, quando il gup Francesca De Palma ha varato il patteggiamento: un anno e otto mesi, pesa sospesa, per il reato di maltrattamenti in famiglia. Da quattro mesi, sull’imputato - difeso dall’avvocato Roberto Marini - prende la misura del divieto di avvicinamento alla mamma e alla sorella. Il provvedimento era stato preso dal gip dopo le indagini lampo portate avanti dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona. I fatti prendono in esame un periodo di tempo che fa riferimento alla scorsa estate, quando ormai i rapporti familiari si erano disgregati, soprattutto a seguito - dice la procura - delle continue richieste di denaro presentate dal 26enne alla mamma.

I fatti

Stando a quanto contestato, lo studente si sarebbe accanito in maniera quasi continuativa contro la donna, con spinte, calci, pugni e strattonamenti.

In un episodio dello scorso luglio, il 26enne avrebbe iniziato a lanciare in casa quello che gli capitava a tiro, rompendo un bicchiere, i cui frammenti avevano poi ferito i piedi della sorella. Alla ragazza le erano stati anche rotti gli occhiali da vista. Una ferocia per cui mamma e figlia erano scappate da casa, passando la notte in auto per la paura di subire ulteriori episodi di violenza. In un secondo momento, le due avevano cambiato addirittura città. Nonostante la relativa lontananza, il 26enne avrebbe continuato a minacciare la mamma per telefono: «Brucio tutto» avrebbe detto lui.

E ancora: il 26enne è accusato di aver aggredito la mamma, arrivata a casa per annaffiare le piante. Lui l’avrebbe presa per i polsi e poi spinta per le scale. Dopodiché, dice la procura, aveva raggiunto la strada per bloccare l’auto della donna, ancorando uno stendino per i panni alla ruota con un lucchetto. La vittima era stata costretta a chiedere un passaggio per poter tornare nel suo appartamento. Nei primi giorni di settembre, il 26enne avrebbe raggiunto casa dei familiari per minacciarli con tre arnesi da idraulico e avrebbe forato le gomme dell’auto della madre. Un cumulo di episodi che avevano spinto le vittime a sporgere denuncia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA