ANCONA - Fare lo scivolo può diventare un incubo con le siringhe infilzate sui giochi. Stavolta l’allarme è partito dai social network e fa più paura del solito perché riguarda i bambini: «Ci sono gli aghi sullo scivolo di un parco in via Pesaro». Il post nel giro di qualche ora è rimbalzato tra centinaia di utenti. Nei commenti, lo sdegno ed i timori dei genitori. Ma anche la rabbia di chi denuncia l’inazione delle autorità.
«Io le ho segnalate al Comune ma non hanno fatto niente», racconta l’autrice della denuncia.
Il degrado
Tutt’intorno, protetta dall’ombra delle palazzine, spazzatura di ogni genere. Una residente si lamenta: «Nei cestini abbiamo trovato fogli di giornale risalenti ad un anno prima». Ma anche involucri di caramelle e bottiglie d’acqua. E continua: «Questo parco è abbandonato». Chiedendo della siringa, né i netturbini né la polizia municipale presenti in zona sembrano saperne qualcosa. Un operatore di AnconaAmbiente sollecita addirittura a «contattarli» nel caso trovassimo qualcosa. Eppure dei movimenti strani nei parchetti di via Pesaro sembrano sapere in molti. «Qui ci spacciano l’eroina», racconta un uomo col suo cane, che punta il dito verso il prato accanto alla rotatoria di piazzale Camerino.
Là di siringhe non ce ne sono, è vero, però restano comunque i segni di una frequentazione poco incline alle regole del vivere civile, tra mozziconi di sigaretta, cartacce e perfino resti di cibo abbandonati in terra. E di certo non aiutano i cestini della spazzatura ricolmi ben oltre l’orlo. «La polizia dovrebbe passare da queste parti un po’ più spesso» chiede qualcuno, lamentandosi anche di come siano troppo pochi quelli che trovano il coraggio di denunciare i problemi della zona. Problemi che non si fermano all’imbocco di via Pesaro, anzi. Più giù, all’altezza dell’incrocio con la salita di via Scrima, altro verde ed altri problemi.
Altre ombre
A partire dal parco antistante l’asilo nido Arcobaleno, dove si trova un armadietto del servizio antincendio completamente divelto, con tubi e valvole a vista ed a portata di tutti. Poco distante, accanto al campetto del Maxiparco, altra vegetazione fuori controllo, con le panchine circondate da erbacce alte fino ad un metro e dove è difficile anche solo camminare in sicurezza. La situazione non migliora avvicinandosi al complesso scolastico “Posatora-Piano-Archi”. Al Parco della Pace si è costretti ad accedere da un ingresso secondario, quello di via Ragusa, essendo chiuso con lucchetti il principale di via Urbino. Qui, sotto un albero e protetto dall’ombra delle sterpaglie, un vecchio materassino, probabilmente il giaciglio di qualche senzatetto. Ormai anche molti degli stessi residenti affrontano con amara rassegnazione il degrado e l’abbandono che gli si para quotidianamente davanti agli occhi. Qualcuno propone soluzioni, altri ancora si lamentano ed inveiscono contro l’Amministrazione. Nel frattempo, nessuno fa niente.