Otorino a Torrette, solo due posti letto e un’emorragia di pazienti. La testimonianza «Per un tumore sono dovuta andare a Bologna»

Otorino a Torrette, solo due posti letto e un’emorragia di pazienti
Otorino a Torrette, solo due posti letto e un’emorragia di pazienti
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 19:52

ANCONA C’era una volta il rinomato reparto di Otorinolaringoiatria, fiore all’occhiello di Torrette, dove arrivavano da tutto il centro Italia per curare le più disparate patologie dell’orecchio, del naso e della gola, ma anche per sottoporsi a delicati interventi chirurgici, neoplasie comprese. Nel giro di pochi anni la situazione è cambiata drasticamente. In peggio. «Il reparto è stato ridimensionato, ci sono soltanto due posti letto per i ricoveri e i pazienti vanno a Fabriano per gli interventi più seri - denuncia un’utente -. Io stessa sono dovuta arrivare a Bologna per la rimozione di un tumore perché a Torrette non fanno più questo genere di interventi». 

 
Il ricambio


Il lento decadimento del reparto di Otorino è cominciato dopo il pensionamento del dottor Antonio Napolitano, che era un’istituzione.

Ma certamente non è tutto imputabile al ricambio generazionale. Nonostante l’arrivo di valide professionalità, come l’attuale primario Massimo Balbi, il ridimensionamento di Otorino è stato inesorabile. I posti letto per il ricovero dei pazienti sono stati nel tempo tagliati di netto, da 18 a 2 nel volgere di pochi anni. Le sedute operatorie sono ormai concentrate in un giorno alla settimana, eccezionalmente due, quando prima erano spalmate in tre giornate. E, come detto, non vengono trattate le patologie oncologiche. 


Il lustro 


«In definitiva, noi anconetani siamo costretti a rivolgerci ad altre strutture, come quella di Fabriano», dove l’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria al Profili è diretta dal 2017 dal dottor Andrea Pennacchi, anche lui cresciuto all’ospedale regionale. In sostanza, Otorino a Torrette si è trasformata in una struttura prevalentemente ambulatoriale, smarrendo le sue caratteristiche identitarie e anche il suo lustro, tant’è che è stata accorpata ai reparti di Chirurgia maxillo-facciale, Odontoiatria e Neurochirurgia. Colpa dell’effetto domino che ha travolto l’ospedale regionale, dove infermieri e precari cercano stabilità altrove e i reparti sono costretti alla fusione per mancanza di personale e di risorse che, però, ora la Regione promette, con 5,2 milioni di euro in più destinati a Torrette. L’inevitabile reazione a catena ha generato vuoti difficili da colmare. E la ricaduta è stata pesante specialmente sul reparto di Otorinolaringoiatria, che ha perso una buona fetta di pazienti, se non altro per l’incapacità di trattenerli. E non si parla solo di adulti, ma soprattutto di bambini, visto che a Torrette convergono anche tutti i piccoli pazienti che si rivolgono al Salesi per otiti, tonsilliti, sinusiti e altre patologie del cavo orale. 


La promessa


«Siamo impegnati a rivedere gli atti aziendali, dobbiamo fare una ricognizione di tutti i reparti e stabilire dove serve cambiare lo stato delle cose e in che misura - commenta Armando Gozzini, direttore generale dell’Aou delle Marche -. Ribadisco che il nostro motto non è tagliare, bensì rilanciare e potenziare le strutture, inclusa l’Odontoiatria». 
 

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