«Seppellite la neonata a Ostra»
Il sindaco Storoni: «Senza enfasi»

«Seppellite la neonata a Ostra» Il sindaco Storoni: «Senza enfasi»
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Giovedì 22 Marzo 2018, 06:05
OSTRA - Sarà seppellita ad Ostra la neonata trovata morta alla Cavallari Group. La comunità ha espresso il desiderio di accogliere quel corpicino che nessuno ha voluto in vita. Sarà sepolta nel cimitero comunale e sulla tomba sarà posizionata una targa, a memoria dell’orrore di cui è stata vittima ma senza clamori. Il sindaco Andrea Storoni vuole che quanto accaduto alla piccola non venga dimenticato. Non vuole però spettacolarizzare una tragedia che merita silenzio. Il tutto avverrà in maniera sobria.

«Nessun altro a parte noi può farsene carico – interviene Andrea Storoni, sindaco di Ostra – e non solo dal punto di vista economico. Con il Comando dei carabinieri dovremmo trovare un indirizzo non appena ce ne saranno le condizioni per effettuare i passaggi di carattere amministrativo da adempiere e sui quali ci dovremmo accordare». Sarà tumulata da ostrense. Il suo corpicino esanime è stato trovato in questo comune che le renderà una degna sepoltura. Ancora oggi nessuno può sapere dove sia venuta al mondo e dovesia deceduta. Di certo c’è solo il luogo di ritrovamento in via dell’Industria a Casine di Ostra. «La dignità della sepoltura sarà a nostro carico – prosegue il primo cittadino – e sarà necessario non perdere la memoria di una tragedia di questa portata ma senza enfasi eccessive e spettacolari. Penso ad una targa sulla tomba». Una frase da scrivere per una neonata che non ha un nome e nemmeno una famiglia. 

Di cui con precisione non si conosce il giorno della nascita e della morte. Il primo ipotizzato per il 13 marzo, il secondo per il 14 marzo. Dall’autopsia è emerso che ha vissuto per un giorno. Il ritrovamento risale invece al 15 marzo quando il cadavere della neonata è stato notato sul rullo del nastro trasportatore dell’azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti e del loro riciclaggio. 

Era stata buttata insieme ai rifiuti ingombranti. Finita in una dei nove camion che tra il 14 e il 15 marzo hanno scaricato elettrodomestici, mobili e qualche valigia nell’azienda. In una di questa potrebbe essere stata abbandonata per non essere vista. Gettata via come un rifiuto in uno dei nove comuni da cui i camion provenivano. Le indagini sono ancora in corso per risalire a quale di preciso. Riscontri si attendono inoltre dalle analisi del Dna che stanno conducendo i carabinieri, alla guida delle indagini.
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