Veterinario ucciso, la moglie sentita
in procura. Non si trova il Rolex

OSIMO - Prima di chiudere l’inchiesta sull’omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, il pm di Ancona Marco Pucilli ha riascoltato ieri mattina la moglie della vittima, Patrizia Pasutto, che è parte offesa nel procedimento. Un faccia a faccia durato circa un’ora e servito probabilmente alla Procura per acquisire altri elementi utili al procedimento, che vede Valerio Andreucci, un fantino di 23 anni, collaboratore di Pinciaroli detenuto con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Il veterinario, 54 anni, è stato ucciso il 21 maggio con 15 coltellate mentre con il collaboratore viaggiava a bordo di un’ambulanza veterinaria diretto a Polverigi. Andreucci, difeso dall’avvocato Massimino Luzi, non ha confessato il delitto ma si è contraddetto più volte nella ricostruzione dei fatti. Aveva riferito al Gip di aver assunto circa quattro grammi di cocaina la notte prima dell’omicidio. Il movente più accreditato dagli inquirenti riguarda la necessità del 23enne di procurarsi i soldi per comprare droga e quindi una lite con Pinciaroli per questo motivo. Inizialmente il fantino aveva simulato un tentativo di rapina da parte di ignoti finito in tragedia. Una circostanza ancora da chiarire riguarda l’orologio Rolex Daytona (del valore di circa 7 mila euro) che il veterinario solitamente indossava e che non sarebbe stato ritrovato.