Osimo, le scuse e la pulizia non bastano:
denunciati i baby vandali della Fonte

Osimo, le scuse e la pulizia non bastano: denunciati i baby vandali della Fonte
di Giacomo Quattrini
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Novembre 2018, 08:55
OSIMO - Non è stato sufficiente ai baby vandali tornare a ripulire Fonte Magna per evitare guai giudiziari per lo sfregio del 27 ottobre scorso. Il commissariato di polizia di Osimo che ha indagato sull’accaduto ha denunciato, senza bisogno di querela di parte, sei ragazzi tra i 14 e i 15 anni, tutti italiani e di buona famiglia, per danneggiamento e deturpamento al patrimonio archeologico e storico nazionale. Un reato punito penalmente con l’arresto fino ad un anno e ammenda da 2mila euro e per il quale le autorità possono procedere d’ufficio, indipendentemente dalle scuse mostrate dai vandali dal sindaco e dal volontariato sociale con la pulizia di una zona di Fonte Magna da loro stessi imbrattata.
  
Anche grazie all’ausilio di alcune spy-cam del centro storico il vicequestore Giuseppe Todaro, dirigente del commissariato di Osimo, ha potuto concludere le indagini deferendo in stato di libertà i sei giovani e ricostruire la dinamica dei fatti. Quel sabato sera di fine ottobre una decina di ragazzi si erano ritrovati in piazza, decidendo poi di scendere nel sito archeologico appena restaurato dal Comune. Due di loro avevano portato 4-5 bombolette spray ed hanno proposto agli altri di entrare in azione sfregiando un luogo storico dove la leggenda vuole che Pompeo Magno, inseguito da Giulio Cesare durante la guerra civile romana, abbia fatto abbeverare i suoi cavalli. Alcuni ragazzi si sono però dissociati, andandosene senza commettere alcun reato. Altri sei hanno lasciato disegni volgari e segni nazisti sulle panchine e i pannelli informativi, ma anche sulla stessa fonte romana. La denuncia pubblica sui social fatta il giorno dopo dal sindaco Pugnaloni ha indotto uno di loro a pentirsi e rivelare tutto ai genitori, i quali il lunedì mattina hanno portato i ragazzini in Municipio per chiedere scusa e proporsi di riparare al danno, sia pulendo il sito archeologico sfregiato sia economicamente con un bonifico ad Italia Nostra, partner del restyling di Fonte Magna. Il caso diventato pubblico ha però anche fatto scattare le indagini della polizia che si è avvalsa non solo delle spy-cam ma anche di uno dei ragazzi che non avevano preso parte allo sfrego e che ha raccontato la dinamica dei fatti. Gli altri ragazzi che avevano commesso il reato non si sarebbero mai presentati in commissariato, pensando che non ci fossero risvolti giudiziari e che fosse sufficiente il pentimento dal sindaco. Al contrario, a distanza di 15 giorni dai due pomeriggi trascorsi a ripulire il sito archeologico, il commissariato ha annunciato l’inevitabile denuncia d’ufficio alla Procura del Tribunale minorile. Il magistrato ora dovrà decidere se rinviare a giudizio i 6 ragazzi, che avendo superato i 14 anni possono essere sottoposti a procedimento, mentre per i danni in sede civile ne risponderanno i genitori, che in parte hanno già provveduto col bonifico a Italia Nostra usato per la prima pulizia svolta dai tecnici di Astea e Soprintendenza. Sicuramente il volontariato sociale e il pentimento in sede di giudizio potrebbero comunque alleggerire la loro posizione.
 
Altro atto vandalico era andato in scena appena tre sere fa sempre in centro, ma in corso Mazzini, dove ignoti hanno divelto tre pesanti fioriere. In questo caso però non trattandosi di un bene sottoposto a vincoli architettonici e della Soprintendenza il commissariato non può agire d’ufficio. Sarebbe necessaria la denuncia del Comune, titolare delle fioriere, ma non avendo riportato danni verrebbe meno anche il reato. La polizia di Osimo non starebbe indagando su altri atti vandalici ma si sta semmai concentrando sul fenomeno dello spaccio di droga tra i giovani.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA