OSIMO - Un 46enne tunisino, operaio da tanti anni residente ad Osimo, è finito in carcere lunedì sera per oltraggio, resistenza e violenza nei confronti di un pubblico ufficiale. Non è stato chiarito il motivo, probabilmente per questioni famigliari, ma lunedì in tarda serata ha dato in escandescenze in casa. Ha litigato fortemente con la moglie, ha alzato la voce e l’ha minacciata. Una sfuriata che ha spaventato la consorte, anche lei di origini tunisine. Al punto che la donna per frenarlo e per evitare che la situazione degenerasse, considerando anche la presenza in casa di quattro figli piccoli, ha chiamato i carabinieri chiedendo aiuto.
L’intervento
I militari del Nucleo operativo radiomobile di Osimo sono intervenuti immediatamente, poco dopo la mezzanotte, in via Raffaele Sanzio, nella zona nord del rione Sacra Famiglia, in uno dei palazzi incastonati tra la rotatoria del Crocifisso e via De Gasperi. Sono saliti e sono riusciti a farsi aprire dalla donna mentre il marito continuava ad inveire. Alla vista dei carabinieri la situazione ha rischiato di degenerare del tutto, con l’uomo che ha perso la testa e, nel tentativo di aggredire la donna per quella telefonata secondo lui eccessiva alle forze dell’ordine, ha iniziato a far volare non solo parolacce ma anche sbracciate e calcioni. La donna in realtà è riuscita a mettersi al riparo proprio grazie all’intervento dei carabinieri che hanno cercato di placare l’ira dell’uomo. In cambio i militari del Norm hanno ricevuto insulti, minacce e, nell’esplosione di rabbia, anche qualche violento spintone. Uno dei militari si è dovuto poi recare al pronto soccorso di Osimo per una contusione al polso che ha richiesto una prognosi di 5 giorni.
Per fermare il 47enne i militari alla fine hanno dovuto usare il taser.
Rischio provvedimenti
Tuttavia l’episodio dell’altra sera, e la denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, rappresenta ora un precedente pericoloso. Un altro sgarro, un altro intervento dei carabinieri per liti famigliari e, pur senza denuncia della moglie, potrebbero scattare i provvedimenti legati al Codice Rosso. D’altronde sono ancora vivi i ricordi della terribile morte di Ilaria Maiorano, la 41enne osimana trovata morta nella casa di Padiglione, con il marito tunisino accusato dalla Procura di omicidio volontario pluriaggravato.