Spaghetti e partita taroccata in tv
Al circolo irrompono i finanzieri

Spaghetti e partita taroccata in tv Al circolo irrompono i finanzieri
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Sabato 7 Ottobre 2017, 11:34
OSIMO - Stavano guardando il finale di una partita emozionante, sbloccata solo nel secondo tempo da Higuain e Mandzukic, quando la televisione è stata spenta, a forza. L’arrivo in borghese di tre agenti della Guardia di finanza ha strozzato l’urlo di gioia in gola ai tifosi juventini riuniti a cena per la prima vittoria del girone di Champions League. 

Un circolo ricreativo e sportivo di Osimo è finito nel mirino dei finanzieri per l’utilizzo di un sistema tarocco per vedere la pay-tv senza alcun abbonamento. Un fenomeno sempre più in uso e contro la quale, di recente, Sky e Mediaset Premium hanno rinnovato l’allarme con molteplici esposti alle Procure di tutta Italia. L’episodio risale alla scorsa settimana, mercoledì 27 settembre. Erano circa le 22 quando una dozzina di soci del circolo stavano nella salone principale per guardare la Juve. Si erano riuniti apposta: spaghettata e Champions League, un cliché per l’italiano medio tifoso di calcio. Ma a rovinare tutto ci ha pensato il blitz della Gdf che da mesi riceveva segnalazioni anonime sull’utilizzo nel circolo osimano del sistema pirata. All’ennesima denuncia è partita l’indagine. Gli uomini della Finanza di Ancona, con alcuni colleghi della tenenza di Osimo, hanno atteso il momento giusto per agire, con l’obiettivo di cogliere in flagrante il circolo. E così il blitz è scattato proprio nel finale del match tra Juventus e Olimpiacos. Esterrefatti i soci nel salone che hanno visto i tre uomini in borghese dirigersi subito verso la tv per verificare l’assenza della scheda Mediaset Premium necessaria per vedere l’evento, confermando quindi l’ipotesi della pirateria. A quel punto hanno preso i nomi di tutti i presenti, anche i non soci. Inevitabile la denuncia per aver violato i diritti di immagine. 

Il rischio per chi compie la truffa è di una multa da 2.500 a 25mila euro. Al momento il verbale non è stato recapitato e la sede dell’associazione in città è regolarmente aperta per l’attività sportiva e sociale, ma rischia una chiusura temporanea come sanzione. Il nuovo sistema di truffa si chiama Iptv: il segnale viene trasmesso tramite banda larga da un soggetto che ha il contratto con la pay-tv ad altri che, attraverso il sistema taroccato, usufruiscono della visione senza abbonamento. Basta collegare la tv ad internet e appoggiarsi ad un esperto informatico capace di criptare la linea: il costo si aggira tra i 10 e i 20 euro al mese per guardare, illecitamente, tutti i canali a pagamento.
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