Addio a Enrica Camilletti, la signora
delle trivelle: funerali oggi alle 17

OSIMO - Il mondo dell’imprenditoria in lutto per la scomparsa di Enrica Camilletti, titolare della Mait di San Sabino. La donna delle trivelle è morta domenica sera a Roma dove era andata per curarsi. Si è spenta all’età di 86 anni attorniata dall’affetto della figlia Maria Grazia, del genero Sandro Siniscalchi e del nipote Francesco. Con il compianto marito Emilio Tontì apri negli anni Settanta la Mait, che nel giro di un decennio è diventata leader mondiale nella produzione di trivelle grazie ad un brevetto su una perforatrice meccanica semovente. Donna forte, intraprendente e dall’animo caparbio, anche da vedova è riuscita a portare avanti l’azienda nonostante, diventando sempre più grande, fosse ormai molto impegnativo, con la produzione che ha iniziato ad occuparsi negli ultimi tempi anche di energie rinnovabili. È riuscita a far fronte a tutto ciò anche grazie al contributo della figlia, che già da qualche anno ha preso le redini dell’azienda di via Flaminia II.

I lavoratori hanno espresso il loro cordoglio in un manifesto di partecipazione dove si stringono alle famiglie Tonti e Siniscalchi per la perdita «dell’amata presidente dell’azienda». La Camilletti era stata per anni anche presidente dell’associazione italiana per il progresso della cardiologia e cardiochirurgia, nata nel 2002 e la cui sede operativa è proprio alla Mait. L’associazione di prevenzione dei problemi legati al cuore ieri in un manifesto di partecipazione l’ha ricordata come presidente amata e stimata «che ha profuso energia ed entusiasmo nell’associazione da lei curata con affetto materno e spirito combattivo». Enrica, combattiva ma dall’animo pratico e sensibile allo stesso tempo, «consegna a tutti noi un viatico prezioso nel difficile compito di proseguire la finalità dell’associazione». Per il suo impegno imprenditoriale e filantropo nel 2003 venne insignita della civica benemerenza. I funerali oggi alle 17 al Duomo.