Notte in Blu, che successo. Ora gli operatori sfidano il Comune di Ancona: «Volete i nostri locali aperti? Fate eventi»

Notte in Blu, che successo. Ora gli operatori sfidano il Comune di Ancona: «Volete i nostri locali aperti? Fate eventi»
Notte in Blu, che successo. Ora gli operatori sfidano il Comune di Ancona: «Volete i nostri locali aperti? Fate eventi»
di Michele Rocchetti
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Martedì 6 Settembre 2022, 05:30

ANCONA - Ristoranti tutti esauriti, pizzerie al taglio rimaste senza impasto, gelaterie con al massimo due o tre vaschette e le grandi catene di negozi che non riuscivano letteralmente a rendere i resti per quanta fila c’era alle casse. Chi ieri è rimasto chiuso ha davvero perso un’occasione. Perché la Festa del Mare, che alle 18 ha indossato un abito da sera fatto di concerti, mercatini, eventi culturali e tante altre iniziative, diventando Notte in Blu, ha richiamato in centro oltre 10mila persone


La folla 


Una massa umana che ha riempito il porto e i corsi, dimostrando ancora una volta che se c’è qualcosa in città, la città risponde. «Che bello vedere finalmente corso Garibaldi tutto pieno – esclama Michele Zannini del Caffè Giuliani -. È bastato poco e la città si è subito riempita. Questa è la strada da seguire. Serve almeno un grande evento ogni mese, anche perché una calendarizzazione mensile abitua la gente a venire ad Ancona indipendentemente dalle iniziative in programma». Gabriele Capannelli della Bontà delle Marche sottoscrive: «Certo, la Festa del Mare è qualcosa di unico, molto sentito dalla cittadinanza. Ma ieri c’è stata comunque la riprova che se organizzi qualcosa in centro la gente viene. E questo vale tutto l’anno. Non è vero, come dice il sindaco, che d’estate non ha senso organizzare eventi perché tanto la gente va al mare. Basta fare le proposte giuste». Non è però detto che debba fare tutto il Comune. Secondo Moira Marcucci del Palazzo Jona Ankon Bistrò anche i commercianti devono darsi una mossa. Per questo ha fondato un gruppo, che spera di trasformare presto in associazione, che riunisce gli esercenti della parte bassa di corso Mazzini. 
«L’ho chiamato “Mazzini Streetto” perché questa è la parte di corso Mazzini più stretta, dove i locali hanno più difficoltà a mettere i tavolini all’aperto».

Il gruppo non riunisce però soltanto bar e ristoranti. «Intendiamo coinvolgere tutti i negozi, compresi quelli di via degli Orefici, nella creazione di eventi. organizzati con il sostegno dell’amministrazione comunale, che possano trasformare questa zona in un quartiere degli artisti simile a quello sorto a Civitanova dietro il teatro». 

Il concerto


La prima iniziativa messa in piedi è stato il concerto di domenica in corso Mazzini, ma già si sta pensando al Natale. Tra una canzone e l’altra, molti si sono fatti un giro alla Libreria Gulliver Mondadori, uno dei pochissimi negozi rimasti aperti anche la sera. «Noi in genere facciamo le aperture notturne il venerdì e il sabato, ma questa era un’occasione da non perdere – dice Francesco Ricci -. Anche se non pensavamo potesse esserci così tanta gente». Chi non ha invece potuto sfruttare l’occasione è la Tazza D’oro: «Iniziative di questo genere ben vengano. Anzi, dovrebbero essercene di più – sostiene Flavio Zoppi -. Noi, però, abbiamo deciso, a malincuore, di rimanere chiusi, perché la domenica è il nostro giorno di riposo e di riposo ne avevamo tutti davvero bisogno. Covid e caro bollette ci hanno infatti costretti a ridurre il personale e di conseguenza a sottoporci a turni massacranti». «Siamo felici – il commento del sindaco Valeria Mancinelli - che il lavoro e l’impegno dell’amministrazione comunale abbia avuto un esito così positivo. La nostra città è stata piacevolmente invasa da una marea di persone, con un apprezzamento generale e trasversale che per noi è il riconoscimento più importante, perché il rapporto del mare con Ancona è il rapporto fondante della nostra comunità. Proprio per questo abbiamo deciso di articolare la Festa del Mare anche nei luoghi del centro».

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