Jesi, nascondeva cocaina nella cassaforte. Pusher scoperto dal fiuto di Hermes ed Edox

Jesi, nascondeva cocaina nella cassaforte. Scoperto dal fiuto di Hermes ed Edox
Jesi, nascondeva cocaina nella cassaforte. Scoperto dal fiuto di Hermes ed Edox
di Talita Frezzi
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 09:30
JESI Duecentotrenta grammi di cocaina e 40.000 euro in contanti custoditi in una cassaforte a muro nel seminterrato. Ma anche bilancini di precisione, creatina per il taglio dello stupefacente, carte per il confezionamento, forbici, contenitori e un frullatore intrisi della stessa sostanza: scoperta una casa dello spaccio in via Setificio. Il proprietario, un pusher 47enne albanese, pregiudicato e al momento in affidamento in prova ai servizi sociali, essendo molto scafato, aveva anche collegato un tablet a un sistema di videocamere per monitorare l’eventuale arrivo delle pattuglie.  


La cattura 


Ma le sue astuzie non sono bastate a eludere i poliziotti del Commissariato di Jesi, che lo hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La brillante operazione antidroga è scattata nella serata di martedì. Gli agenti del Commissariato - coordinati dal vice questore Paolo Arena – si sono avvalsi delle unità cinofile della Questura. I poliziotti, appostati nei pressi dell’abitazione del pusher, hanno notato la presenza di un pregiudicato che entrava e usciva rapidamente per poi salire in auto e allontanarsi. Fermato dagli agenti, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina per uso personale: la pista dell’approvvigionamento che cercavano. Tornati nell’abitazione dell’albanese, i poliziotti hanno bloccato il proprietario mentre stava uscendo e hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare. 

Il fiuto 


Il fiuto infallibile dei cani Hermes ed Edox ha permesso di rinvenire 230 grammi di cocaina, occultata all’interno di una cassaforte chiusa a chiave incassata nel muro di una stanza nel seminterrato della casa. Insieme alla droga c’erano 40.000 euro in banconote da 100 e da 50 euro, provento dell’attività di spaccio. Inoltre, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione, centinaia di ritagli di plastica utilizzati per il confezionamento della droga, accendini, forbici, contenitori, un frullatore intrisi dello stesso stupefacente, di creatina (sostanza usata per il taglio) ed un tablet collegato ad un impianto di video sorveglianza per il monitoraggio delle pertinenze esterne dell’abitazione e dunque per controllare l’eventuale arrivo della Polizia. Una vera e propria casa dello spaccio. Droga, denaro e materiale sono stati sottoposti a sequestro penale, la cocaina una volta immessa sul mercato nero dello spaccio avrebbe fruttato oltre 40.000 euro di guadagno illecito. L’albanese, arrestato, su disposizione del Pm è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della direttissima. L’operazione rientra nell’ambito dei controlli disposti dal Questore d’intesa col Prefetto e che, i giorni scorsi, hanno permesso di identificare 114 persone (di cui 10 positive); 41 veicoli e 3 esercizi commerciali. Quattro le perquisizioni, di cui quella in via Setificio rappresenta il dato più significativo. 
 

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