«Mi porti in centro», sbaglia la corsa ad Ancona. Testata all’autista: finisce a processo

«Mi porti in centro», sbaglia la corsa ad Ancona. Testata all’autista: finisce a processo
«Mi porti in centro», sbaglia la corsa ad Ancona. Testata all’autista: finisce a processo
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Martedì 12 Settembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 07:31

ANCONA Voleva raggiungere a tutti i costi la fidanzata. «Devo andare da lei, mi porti subito in centro» implorava. Ma quella era una navetta riservata agli studenti, partita da Montemarciano, diretta a Monte Dago e in sosta alla fermata di Collemarino, sulla Flaminia, in attesa dei servizi in coincidenza: non poteva certo concedere deviazioni per ragioni sentimentali. 


I fatti 

Il passeggero innamorato, invece di arrendersi, dalle suppliche è passato alle mani: ha colpito l’autista del bus alla nuca, sembrerebbe con una testata, mandandolo all’ospedale (2 giorni di prognosi). Poi è scappato. Per quell’aggressione è finito a processo un 25enne d’origine napoletana, ma residente a Falconara, accusato di violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ieri in tribunale il giudice Lamberto Giusti ha ascoltato l’ex autista della Conerobus, oggi 66enne: all’epoca dell’aggressione - avvenuta il 3 aprile 2019 - gli restavano 4 mesi alla pensione. «Ricordo che è salito - ha raccontato -, era già agitato, voleva che lo accompagnassi in centro, ma gli ho spiegato che quello non era il tragitto previsto: avrebbe dovuto prendere una circolare, che tra l’altro in quell’istante è passata ma lui non ha fatto in tempo a prenderla, e mi ha accusato anche di questo. Più gli dicevo che non potevo accontentarlo, più perdeva la pazienza.

Nel frattempo sono sceso, lui mi ha seguito, gli ho mostrato il display in cui c’era scritto che quella era una corsa riservata agli studenti diretti al polo di Monte Dago. Ma quando sono risalito a bordo perché era arrivata la coincidenza, sono stati colpito alle spalle, alla nuca. Sono caduto e ho quasi perso i sensi». Il giovane violento si è dato alla fuga, nessuno è riuscito ad acciuffarlo: all’arrivo della polizia e del 118, se n’era già andato. Tuttavia, le indagini condotte dagli investigatori delle Volanti con l’ex commissario Franco Pechini - chiamato a testimoniare insieme ad una collega - hanno permesso dopo 4 mesi di individuare il sospettato che, però, è stato riconosciuto in foto soltanto da uno dei passeggeri presenti quel giorno, uno studente all’epoca 15enne, anche lui interrogato ieri dal giudice. 

Le indagini 

L’autista, oltretutto, all’epoca aveva preferito non sporgere denuncia: era interessato solo a riprendersi e tornare in servizio il prima possibile. Le indagini, dunque, erano partite d’ufficio, ostacolate dal fatto che a bordo del bus non c’erano telecamere. L’imputato 25enne, assistito dall’avvocato Alessandro Rocco, dovrà essere ascoltato nella prossima udienza, fissata per l’11 dicembre. Alle sue spalle ha una sfilza di precedenti e anche un avviso orale del questore per stalking. 

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