Il re di Masterchef contro Uliassi
Critiche su cibo e accoglienza

Il re di Masterchef contro Uliassi Critiche su cibo e accoglienza
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 24 Giugno 2016, 11:29
SENIGALLIA - Vanta clienti di mezzo mondo, che arrivano a Senigallia solo per sedersi in uno dei suoi tavoli e farsi trasportare da un’onda di emozioni sensorali con menù portati ad esempio e una straordinaria cura nei particolari. Vale per il 99% degli aficionados dello chef Mauro Uliassi e della sua “spalla” di sempre, la sorella Katia. Poi c’è Federico Francesco Ferrero, il vincitore di Masterchef, terza edizione, che ha bacchettato lo chef stellato dopo una cena con vista mare ma a suo dire con molte ombre. Il nuovo talento scoperto nella trasmissione di Sky ha criticato Uliassi prima sulla carta stampata e poi sulla pagina Facebook, scatenando anche alcuni commenti al vetriolo a difesa del senigalliese.

Lo chef senigalliese invece, dopo aver letto giornale e post, ha mantenuto il suo aplomb: «Nel nostro ristorante cerchiamo di dare il massimo sempre e di rendere felice la nostra clientela. Siamo sorpresi quando otteniamo l’effetto contrario, ma non ne facciamo un dramma».

A dire il vero il torinese Ferrero già in Tv si era attirato qualche antipatia, risultando troppo sicuro di sé. Lui ha sempre cercato di scrollarsi di dosso questa etichetta, sostenendo che risultava antipatico solo perché competente e dotato di un palato assoluto. Proprio quel palato nei giorni scorsi si è scontrato con la cucina di Mauro Uliassi che, così come il servizio curato dalla sorella Catia, sono stati giudicati dal medico non proprio benevolmente.

Il masterchef 2016 pur non essendo un esperto di cucina, ha ottenuto da tre luminari un grande potere, quello di diventare un intenditore e quindi un critico. La recensione contiene appunti ma, ad onore del vero, i complimenti ci sono e, visto che a esprimersi è un critico nel senso stretto del termine, forse Mauro Uliassi può ritenersi soddisfatto perché poteva andare peggio.

«Quando penso a un bagno di classe penso a Uliassi a Senigallia - ha scritto su Facebook - un reticolo di spigoli di legno bianco che sorregge una veranda discreta, un plateatico con tavolini immacolati, e una lunga spiaggia, libera dagli ombrelloni, che accompagna lo sguardo fino al bagnasciuga». Tutto perfetto? No. «I coprimacchia, come la mancanza dei piattini sottobottiglia, sono dettagli veniali».

Passiamo al servizio. «Con un bicchiere d'acqua e due grissini, la sequenza delle portate si apre nell'unica maniera davvero corretta. Poi, una sorpresa: nessuno si informa sulle preferenze alimentari, ma viene servito un wafer di fegato grasso e nocciole. Un inizio ostico per chi, per scelta, non gradisse la carne». Ce n'è anche per la padrona di casa. «La maître fa fatica a suggerire un percorso coerente con alcune semplici richieste e chiede se desidero più tempo per leggere la carta, in cui compaiono piatti come "Il Rimini Fest" o "Il Fosso". Il suo aiuto è quindi indispensabile».

Per rimarcare i metodi "spicci" di Catia Uliassi, abbonda in elogi per «il sommelier gentilissimo e i ragazzi della sala tra i migliori incontrati negli oltre mille locali visitati negli ultimi vent'anni». Sotto esame lo chef, promosso grazie alla ricciola alla puttanesca e il burro alle ostriche. Un appunto sull'aglio e su alcuni piatti freddi. Una recensione che ha finito per dare altra popolarità a Mauro Uliassi, perché in sua difesa si è scatenata una crociata di controcritiche verso il Masterchef.

«Non voglio assolutamente entrare in polemica - dichiara Mauro Uliassi con estrema pacatezza -. Noi cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per la felicità delle persone e ci distinguiamo per la cortesia e le attenzioni, riportate da tutte le guide fino a TripAdvisor. Ci sorprende quando, come in questo caso, l'effetto è contrario ma non è un dramma». 
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