Effetto Covid e cantieri sul corso: fiere costrette a scalare la marcia. Ecco quanti espositori in meno ci saranno

Effetto Covid e cantieri sul corso Fiere costrette a scalare la marcia
Effetto Covid e cantieri sul corso Fiere costrette a scalare la marcia
di Fabrizio Romagnoli
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Domenica 19 Settembre 2021, 10:00

JESI  - I lavori su corso Matteotti e il conseguente spostamento dei banchi in altre zone si abbina alle incertezze delle problematiche Covid nel tenere alcuni dei potenziali operatori partecipanti alle prossime Fiere di San Settimio lontani dall’evento del 23, 24 e 25 settembre. L’amministrazione ne ha preso atto e ha deciso, per questa edizione 2021, che non farà pagare, ai titolari di concessioni pluriennali che dovessero rinunciare, la quota comunque prevista nei casi di assenza (il 10% in quelli giustificati, il 25% negli altri).


«Per l’organizzazione delle fiere per quest’anno – riconosce il Comune - esistono due criticità: le esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid 19 ed i lavori pubblici di corso Matteotti. Alcuni titolari di concessioni soggetti al trasferimento dei posteggi hanno già comunicato la loro rinuncia a partecipare, per lo più a causa del trasferimento da corso Matteotti ad altre zone ritenute dagli stessi meno appetibili sotto il profilo commerciale. Ma anche a causa della situazione legata alle difficoltà prodotte dalla pandemia». Gli operatori avevano anche chiesto di non conteggiare l’assenza ai fini di quella che è la disciplina del commercio su aree pubbliche ma sarà concesso solo per quegli ambulanti provenienti eventualmente da zone che dovessero essere soggette a restrizioni per cause sanitarie. 


In ogni caso, dopo l’annullamento del 2020, nel 2021 la tradizionale tre giorni di Fiere di San Settimio tornerà a tenersi.

Con meno espositori – al massimo 460 contro gli oltre 600 delle ultime edizioni- e con spazi rivisti alla luce sia del distanziamento richiesto in chiave anti-contagio sia dei cantieri in centro, in particolare lungo corso Matteotti. Su questo, in pieno rifacimento, potrà essere utilizzato solo un tratto iniziale a partire da piazza della Repubblica, dalla quale il ritorno della fontana dei leoni sfratta una parte dei banchi che vi trovavano tradizionalmente posto. Altre sedi consuete delle bancarelle, ovvero via Mazzini, via del Torrione e via Cascamificio, potranno essere utilizzate da un solo lato per il rispetto delle misure di sicurezza anti-virus del Ministero della Salute. I posti persi fra Corso, Piazza della Repubblica e le vie Mazzini, del Torrione e Cascamificio, verranno in parte recuperati fra Piazza Indipendenza, Piazza Spontini, piazza Ghislieri, Piazza Federico II, Piazzale Partigiani, Costa Montirozzo, Via Setificio. Ovvero spazi lasciati liberi da chi alla fiera comunque non potrà esserci - sospesa infatti la partecipazione degli operatori delle manifestazioni fieristiche (la campionaria di Porta Valle) e delle associazioni di volontariato - oppure maggiormente sfruttati rispetto al passato. 


Per l’accesso all’area della fiera non saranno previsti varchi di controllo ma sarà comunque d’obbligo essere in possesso del green pass, con verifiche affidate alle forze dell’ordine. Quanto alla tradizionale Tombola di San Settimio del giorno del Patrono (22 settembre), non sarà possibile lo svolgimento in presenza in piazza della Repubblica e ci si affiderà ancora alla diretta web in streaming. 

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